Nel seguente lavoro di tesi si è cercato di individuare il segnale di inizio dell'Antropocene lungo lo spessore stratigrafico della carota di sedimento 21-5 prelevata nel canale glaciale Kveithola, situato nel Mare di Barents, durante la spedizione Eurofleets 2-BURSTER (Expedition PS99-1a), mediante lo studio delle SCP's e dei Foraminiferi bentonici. La campagna è stata condotta a bordo della rompighiaccio tedesca RV Polarstern dal 13 al 23 giugno 2016 nel quadro del progetto AXED-PNRA. Le SCP's e testimoniano la combustione di combustibili fossili, tipicamente associata all’Antropocene in quanto marker stratigrafico univoco: ne è stata verificata la presenza e l’abbondanza assoluta nel sedimento, con lo scopo di formulare un’ipotesi attendibile sul passaggio dall’Olocene all’Antropocene dell’areale in oggetto (Canale di Kveithola, Mare di Barents). E’ stato possibile datare l’incremento delle SCP’s al 2000. I foraminiferi nel sedimento, poi, sono stati oggetto di catalogazione e analisi per verificare, attraverso eventuali variazioni di abbondanza assoluta e relativa, cambiamenti nelle condizioni ambientali e climatiche dell’areale, corrispondenti all’aumento di temperatura delle masse di acqua in artico, all’aumento della produttività e accumulo di materia organica. Non, dunque, indicatori “assoluti” dell’Antropocene, ma “spie” indirette di avvenute variazioni in alcuni parametri ecologici. Attraverso lo studio dei foraminiferi è stato possibile delineare tre intervalli temporali caratterizzati da diverse associazioni di foraminiferi bentonici nella zona del canale di Kveithola: 1) dal 1860 fino al 1890 circa, con condizioni di freddo predominante corrispondente alla fase terminale della Piccola Età Glaciale (LIA). 2) un periodo definito moderno dal 1890 fino al 2000, caratterizzato da un generale trend di riscaldamento. Si registra in questo periodo un aumento delle temperature causato dall’ingresso di acqua calda e salata dall’Oceano Atlantico che determina la diminuzione dell’estensione dei ghiacciai nel Mare di Barents e quindi la loro fusione parziale; l’ambiente risponde con un aumento dei nutrienti disponibili in colonna d’acqua e quindi una maggiore produttività che si riflette in un maggiore afflusso di materia organica per il sistema bentonico. 3) un intervallo recente che caratterizza gli ultimi 16 anni del secolo. Dal 2000 al 2016 l’associazione a foraminiferi bentonici registra l’instaurarsi delle condizioni ambientali attuali caratterizzate da eutrofia con episodici eventi di anossia al fondo che giustificano la presenza di specie opportuniste e tolleranti lo stress. In questo stesso intervallo, le condizioni ambientali stressanti per il sistema marino vengono dimostrate dall’abbondanza delle SCP’s come evidenza diretta di impatto antropico.
Il segnale dell’Antropocene in Artico: la risposta dei Foraminiferi bentonici e l’accumulo di Particelle Sferoidali Carboniose (SCP’s).
VESPRINI, ANNA LISA
2021/2022
Abstract
Nel seguente lavoro di tesi si è cercato di individuare il segnale di inizio dell'Antropocene lungo lo spessore stratigrafico della carota di sedimento 21-5 prelevata nel canale glaciale Kveithola, situato nel Mare di Barents, durante la spedizione Eurofleets 2-BURSTER (Expedition PS99-1a), mediante lo studio delle SCP's e dei Foraminiferi bentonici. La campagna è stata condotta a bordo della rompighiaccio tedesca RV Polarstern dal 13 al 23 giugno 2016 nel quadro del progetto AXED-PNRA. Le SCP's e testimoniano la combustione di combustibili fossili, tipicamente associata all’Antropocene in quanto marker stratigrafico univoco: ne è stata verificata la presenza e l’abbondanza assoluta nel sedimento, con lo scopo di formulare un’ipotesi attendibile sul passaggio dall’Olocene all’Antropocene dell’areale in oggetto (Canale di Kveithola, Mare di Barents). E’ stato possibile datare l’incremento delle SCP’s al 2000. I foraminiferi nel sedimento, poi, sono stati oggetto di catalogazione e analisi per verificare, attraverso eventuali variazioni di abbondanza assoluta e relativa, cambiamenti nelle condizioni ambientali e climatiche dell’areale, corrispondenti all’aumento di temperatura delle masse di acqua in artico, all’aumento della produttività e accumulo di materia organica. Non, dunque, indicatori “assoluti” dell’Antropocene, ma “spie” indirette di avvenute variazioni in alcuni parametri ecologici. Attraverso lo studio dei foraminiferi è stato possibile delineare tre intervalli temporali caratterizzati da diverse associazioni di foraminiferi bentonici nella zona del canale di Kveithola: 1) dal 1860 fino al 1890 circa, con condizioni di freddo predominante corrispondente alla fase terminale della Piccola Età Glaciale (LIA). 2) un periodo definito moderno dal 1890 fino al 2000, caratterizzato da un generale trend di riscaldamento. Si registra in questo periodo un aumento delle temperature causato dall’ingresso di acqua calda e salata dall’Oceano Atlantico che determina la diminuzione dell’estensione dei ghiacciai nel Mare di Barents e quindi la loro fusione parziale; l’ambiente risponde con un aumento dei nutrienti disponibili in colonna d’acqua e quindi una maggiore produttività che si riflette in un maggiore afflusso di materia organica per il sistema bentonico. 3) un intervallo recente che caratterizza gli ultimi 16 anni del secolo. Dal 2000 al 2016 l’associazione a foraminiferi bentonici registra l’instaurarsi delle condizioni ambientali attuali caratterizzate da eutrofia con episodici eventi di anossia al fondo che giustificano la presenza di specie opportuniste e tolleranti lo stress. In questo stesso intervallo, le condizioni ambientali stressanti per il sistema marino vengono dimostrate dall’abbondanza delle SCP’s come evidenza diretta di impatto antropico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/12525