The Loggerhead Sea turtle, Caretta caretta, is exposed to numerous threats of different origins during its complex life cycle, both in terrestrial and marine habitats. In the last years, due to the implementation of numerous conservation strategies, the Mediterranean subpopulation of C. Caretta, is classified as "least concern" on the red list of threatened species by the International Union for Conservation of Nature (IUCN). Moreover, as a consequence of the high plastic pollution impact in Loggerheads survival, C. caretta was identified as the official bioindicator in the descriptor 10 "Marine Litter" of the Marine Strategy by the European Commission. Embryonic development is one of the most sensitive phases of the entire life cycle and is influenced by multiple factors. Recently, the interest of the scientific community has focused on the possible effects of contaminants, such as microplastics on wildlife. Often, one of the key organs for this type of investigation is the liver which is used as an indicator given its physiological and functional characteristics. In this study, the presence of microplastics in the embryo’s liver was confirmed and the possible effects were assessed through the presence of two biomarkers (melanomacrophages and cortisol) using histology and immunohistochemistry analysis. The effects on the embryo’s health status were confirmed by the strong correlation between the number of melanomacrophages and that of microplastics. However, further studies are needed to fill the gaps regarding the potential effects on the development, hatching and subsequent survival of embryos.

La tartaruga marina comune, Caretta caretta, è esposta a numerose minacce di diversa origine durante il suo complesso ciclo vitale, sia in habitat terrestri che marini. La sottopopolazione mediterranea di C. Caretta, in seguito all’attuazione di numerose strategie di conservazione, è stata classificata dal 2020 come a "basso rischio" nella lista rossa delle specie minacciate dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). In particolare, data la sua elevata vulnerabilità all’inquinamento da plastica, è stata inoltre individuata nella Strategia Marina dalla Commissione Europea come bioindicatore ufficiale per la presenza di rifiuti in mare (descrittore 10 “Marine Litter”). Lo sviluppo embrionale è una delle fasi più sensibili dell’intero ciclo vitale ed è influenzato da molteplici fattori. Recentemente, i possibili effetti di contaminanti come le microplastiche hanno suscitato un grande interesse nella comunità scientifica. Spesso, uno degli organi chiave per questo tipo di indagini è il fegato che viene utilizzato come indicatore date le sue caratteristiche fisiologiche e funzionali. In questo studio, è stata confermata la presenza delle microplastiche nel fegato degli embrioni e i possibili effetti legati alla presenza di quest’ultime sono stati valutati tramite istologia e immunoistochimica, utilizzando due biomarker: i melanomacrofagi e il cortisolo. Gli effetti sullo stato di salute degli embrioni sono stati evidenziati tramite la forte correlazione tra il numero dei melanomacrofagi e quello delle microplastiche. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per colmare le lacune riguardanti i potenziali effetti sullo sviluppo, sulla schiusa e sul successivo grado di sopravvivenza degli embrioni.

EFFETTI DELLE MICROPLASTICHE SULLO STATO DI SALUTE DI EMBRIONI DI TARTARUGA MARINA COMUNE CARETTA CARETTA (LINNAEUS, 1758)

CATACCHIO, ANGELICA
2022/2023

Abstract

The Loggerhead Sea turtle, Caretta caretta, is exposed to numerous threats of different origins during its complex life cycle, both in terrestrial and marine habitats. In the last years, due to the implementation of numerous conservation strategies, the Mediterranean subpopulation of C. Caretta, is classified as "least concern" on the red list of threatened species by the International Union for Conservation of Nature (IUCN). Moreover, as a consequence of the high plastic pollution impact in Loggerheads survival, C. caretta was identified as the official bioindicator in the descriptor 10 "Marine Litter" of the Marine Strategy by the European Commission. Embryonic development is one of the most sensitive phases of the entire life cycle and is influenced by multiple factors. Recently, the interest of the scientific community has focused on the possible effects of contaminants, such as microplastics on wildlife. Often, one of the key organs for this type of investigation is the liver which is used as an indicator given its physiological and functional characteristics. In this study, the presence of microplastics in the embryo’s liver was confirmed and the possible effects were assessed through the presence of two biomarkers (melanomacrophages and cortisol) using histology and immunohistochemistry analysis. The effects on the embryo’s health status were confirmed by the strong correlation between the number of melanomacrophages and that of microplastics. However, further studies are needed to fill the gaps regarding the potential effects on the development, hatching and subsequent survival of embryos.
2022
2023-07-18
EFFECTS OF MICROPLASTICS ON HEALTH STATUS OF LOGGERHEAD SEA TURTLE CARETTA CARETTA (LINNAEUS, 1758) EMBRYOS
La tartaruga marina comune, Caretta caretta, è esposta a numerose minacce di diversa origine durante il suo complesso ciclo vitale, sia in habitat terrestri che marini. La sottopopolazione mediterranea di C. Caretta, in seguito all’attuazione di numerose strategie di conservazione, è stata classificata dal 2020 come a "basso rischio" nella lista rossa delle specie minacciate dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). In particolare, data la sua elevata vulnerabilità all’inquinamento da plastica, è stata inoltre individuata nella Strategia Marina dalla Commissione Europea come bioindicatore ufficiale per la presenza di rifiuti in mare (descrittore 10 “Marine Litter”). Lo sviluppo embrionale è una delle fasi più sensibili dell’intero ciclo vitale ed è influenzato da molteplici fattori. Recentemente, i possibili effetti di contaminanti come le microplastiche hanno suscitato un grande interesse nella comunità scientifica. Spesso, uno degli organi chiave per questo tipo di indagini è il fegato che viene utilizzato come indicatore date le sue caratteristiche fisiologiche e funzionali. In questo studio, è stata confermata la presenza delle microplastiche nel fegato degli embrioni e i possibili effetti legati alla presenza di quest’ultime sono stati valutati tramite istologia e immunoistochimica, utilizzando due biomarker: i melanomacrofagi e il cortisolo. Gli effetti sullo stato di salute degli embrioni sono stati evidenziati tramite la forte correlazione tra il numero dei melanomacrofagi e quello delle microplastiche. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per colmare le lacune riguardanti i potenziali effetti sullo sviluppo, sulla schiusa e sul successivo grado di sopravvivenza degli embrioni.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/14185