Loggerhead sea turtles Caretta caretta are long-lived, late-maturing animals with a complex life cycle. As highly migratory, C. caretta specimens are widely distributed across subtropical and temperate latitudes. The Mediterranean Sea seems to be an ideal foraging, reproductive and over-wintering environment and in particular the Adriatic Sea can be considered one of the four main dispersal/aggregation areas as well as a known hotspot for this species due to the great availability of food and warm shallow waters. In the last years, sea turtles’ populations demographic occurs in a density that is way less than before due to the stronger interactions with a wide variety of natural and anthropogenic stressors, especially in the Adriatic Sea. Playing an important role in sea turtles’ health status, this study focused on the analysis of spleen and liver samples collected from 11 loggerhead turtles stranded during 2021 and 2022 along the Adriatic coasts of Abruzzo and Molise. Therefore, of each sample has been carried out quantification of livers and spleens’ lipid content and Melanomacrophages, particularly immune cells found as both single cells and polynuclear centers, which represents important biomarkers of potential stress condition in sea turtles. It was not only observed interesting trends concerning the variation of lipidic content and Melanomacrophages’ number in livers as the reproduction season passes (pre-nesting, nesting and post-nesting) and the CCL size class increases (sub-adults and adults) but also a great range of variation in the comparison between the number and the mean area value of Melanomacrophages both in livers and spleens, suggesting the impact of stresses of a different kind. It is therefore demanded to provide more studies to gain more reliable information also with the regard to a possible long-term conservation program.

La tartaruga marina Caretta Caretta è una specie longeva, con maturazione tardiva e un ciclo vitale complesso. Essendo altamente migratori, gli esemplari di C. Caretta sono ampiamente distribuiti tra le zone subtropicali e temperate del mondo. Il Mar Mediterraneo sembra essere un ambiente ideale di foraggiamento e di riproduzione e in particolare il Mare Adriatico può essere considerato una delle quattro principali aree di dispersione/aggregazione, nonché un hotspot noto per questa specie a causa della grande disponibilità di cibo e acque calde poco profonde. Negli ultimi anni, la popolazione Mediterraneo-adriatica di Caretta caretta è presente in una densità molto inferiore rispetto a prima a causa delle forti interazioni con una grande varietà di fattori naturali e antropici. Considerando l’importante ruolo giocato da fegato e milza nel garantire un buono stato di salute nelle tartarughe marine, questo studio si è concentrato sull’analisi dei campioni di milza e fegato raccolti da tartarughe di Caretta caretta spiaggatesi tra il 2021 e 2022 lungo le coste adriatiche di Abruzzo e Molise. Di conseguenza, di ogni campione è stata fatta una quantificazione del contenuto lipidico e dei melanomacrofagi, particolari cellule immunitarie trovate sia nella forma di singole cellule che come centri polinucleati, entrambi considerati importanti bioindicatori di un potenziale stato di stress. Non solo sono state osservate tendenze interessanti per quanto riguarda la variazione del contenuto lipidico e il numero di melanomacrofagi nei fegati al trascorrere della stagione riproduttiva (prenesting, nidificazione e post-nidificazione) e all’aumentare della classi di taglia basate sul CCL (sub-adulti e adulti) ma anche una notevole variabilità confrontando il numero e il valore medio dell’area dei melanomacrofagi sia nel fegato che nella milza, suggerendo l'impatto di diverso tipi di stress. Sono necessari quindi ulteriori studi in merito per ottenere informazioni più affidabili anche in relazione ad un eventuale programma di conservazione a lungo termine.

VALUTAZIONE QUANTITATIVA DELLO STATO DI SALUTE DI ESEMPLARI DI CARETTA CARETTA (LINNAEUS, 1758) SPIAGGIATI LUNGO IL LITORALE ADRIATICO DI ABRUZZO E MOLISE

PONTIGGIA, GIULIA
2022/2023

Abstract

Loggerhead sea turtles Caretta caretta are long-lived, late-maturing animals with a complex life cycle. As highly migratory, C. caretta specimens are widely distributed across subtropical and temperate latitudes. The Mediterranean Sea seems to be an ideal foraging, reproductive and over-wintering environment and in particular the Adriatic Sea can be considered one of the four main dispersal/aggregation areas as well as a known hotspot for this species due to the great availability of food and warm shallow waters. In the last years, sea turtles’ populations demographic occurs in a density that is way less than before due to the stronger interactions with a wide variety of natural and anthropogenic stressors, especially in the Adriatic Sea. Playing an important role in sea turtles’ health status, this study focused on the analysis of spleen and liver samples collected from 11 loggerhead turtles stranded during 2021 and 2022 along the Adriatic coasts of Abruzzo and Molise. Therefore, of each sample has been carried out quantification of livers and spleens’ lipid content and Melanomacrophages, particularly immune cells found as both single cells and polynuclear centers, which represents important biomarkers of potential stress condition in sea turtles. It was not only observed interesting trends concerning the variation of lipidic content and Melanomacrophages’ number in livers as the reproduction season passes (pre-nesting, nesting and post-nesting) and the CCL size class increases (sub-adults and adults) but also a great range of variation in the comparison between the number and the mean area value of Melanomacrophages both in livers and spleens, suggesting the impact of stresses of a different kind. It is therefore demanded to provide more studies to gain more reliable information also with the regard to a possible long-term conservation program.
2022
2023-07-18
QUANTITATIVE ASSESSMENT OF THE HEALTH STATUS OF CARETTA CARETTA'S SPECIMENS (LINNAEUS, 1758) STRANDED ALONG THE ADRIATIC COASTLINE OF ABRUZZO AND MOLISE
La tartaruga marina Caretta Caretta è una specie longeva, con maturazione tardiva e un ciclo vitale complesso. Essendo altamente migratori, gli esemplari di C. Caretta sono ampiamente distribuiti tra le zone subtropicali e temperate del mondo. Il Mar Mediterraneo sembra essere un ambiente ideale di foraggiamento e di riproduzione e in particolare il Mare Adriatico può essere considerato una delle quattro principali aree di dispersione/aggregazione, nonché un hotspot noto per questa specie a causa della grande disponibilità di cibo e acque calde poco profonde. Negli ultimi anni, la popolazione Mediterraneo-adriatica di Caretta caretta è presente in una densità molto inferiore rispetto a prima a causa delle forti interazioni con una grande varietà di fattori naturali e antropici. Considerando l’importante ruolo giocato da fegato e milza nel garantire un buono stato di salute nelle tartarughe marine, questo studio si è concentrato sull’analisi dei campioni di milza e fegato raccolti da tartarughe di Caretta caretta spiaggatesi tra il 2021 e 2022 lungo le coste adriatiche di Abruzzo e Molise. Di conseguenza, di ogni campione è stata fatta una quantificazione del contenuto lipidico e dei melanomacrofagi, particolari cellule immunitarie trovate sia nella forma di singole cellule che come centri polinucleati, entrambi considerati importanti bioindicatori di un potenziale stato di stress. Non solo sono state osservate tendenze interessanti per quanto riguarda la variazione del contenuto lipidico e il numero di melanomacrofagi nei fegati al trascorrere della stagione riproduttiva (prenesting, nidificazione e post-nidificazione) e all’aumentare della classi di taglia basate sul CCL (sub-adulti e adulti) ma anche una notevole variabilità confrontando il numero e il valore medio dell’area dei melanomacrofagi sia nel fegato che nella milza, suggerendo l'impatto di diverso tipi di stress. Sono necessari quindi ulteriori studi in merito per ottenere informazioni più affidabili anche in relazione ad un eventuale programma di conservazione a lungo termine.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/14188