Esca of grapevine is a complex, destructive and widely spread disease. This disease causes yield losses correlated with incidence and severity symptom expression, which can create serious economic damage to the entire wine sector. Esca has been associated with fungal species and the etiology of the disease, still poorly understood. So far, no effective alternative control methods are available for winegrowers against the fungi associated with esca disease. The main objective of this study is to apply a strategy proposed by the company B.E.A. (Biotechnologies for Ecology and Agriculture) based on the application of microorganisms, enzymes and mineral catalysts to control esca disease. The treatments, which were carried out during the 2023 season, consists in three radical applications and ten foliar applications. The trial was conducted on two vineyards in Osimo (cv Chardonnay) and Castelplanio (cv Verdicchio). The effectiveness of the treatments, in terms of incidence, severity and McKinney index, was compared with an untreated control. Four disease assessments (two in July and two in August) were carried out for each experimental field. Our results showed that the treatment applied on cv Chardonnay slightly reduced the McKinney index of the disease, with no significant difference compared to the untreated plot. On cv Verdicchio, the results of the two assessments in July showed a significant reduction of McKinney index of esca disease, although these differences become mild in the two assessments in August, with a higher disease pressure. Comparing the results obtained in this study with those carried out during the year 2021, the treatments of this year did not have any effect in reduction of the percentage of plants that were symptomatic in 2021, or in the percentage of new symptomatic plants. Given the favorable season for the high pressure of downy mildew in the two experimental sites, an assessment for this disease was run, and the strategy tested for esca disease did not affect downy mildew. According to the obtained results, considering the complex etiology of the disease and the long term between infections and disease symptoms appearance, we can assume that one year application is not enough to affect the number of symptomatic plants, so further studies are needed to clarify an eventual effects of tested strategy toward esca disease.

Il mal dell’esca è una ampelopatia complessa, molto distruttiva e ampiamente diffusa in tutto il mondo, che provoca gravi danni economici all’intero settore vitivinicolo a causa dell’alta incidenza e gravità dell’espressione dei sintomi. Il mal dell'esca è causato da diverse specie fungine, e l’eziologia della malattia è ancora poco conosciuta. Ad oggi, non è ancora stata individuata una soluzione efficace contro i funghi associati al mal dell’esca. Lo scopo di questa tesi è stato saggiare una strategia proposta dall’azienda B.E.A. (Biotecnologie per l’Ecologia e l’Agricoltura) basata sull’applicazione di microrganismi, enzimi e catalizzatori minerali per la riduzione dei sintomi del mal dell’esca. I trattamenti, tre applicazioni radicali e dieci applicazioni fogliari, sono stati effettuati nel corso della stagione 2023. La prova è stata condotta su due vigneti, uno situato a Osimo (cv Chardonnay) e l’altro a Castelplanio (cv Verdicchio). L'efficacia dei trattamenti, in termini di diffusione, gravità e Indice di McKinney, è stata confrontata con un controllo non trattato. Per ciascun campo sperimentale sono state effettuati quattro rilievi (due a luglio e due ad agosto). I risultati ottenuti hanno mostrato che il trattamento applicato su cv Chardonnay ha leggermente ridotto l’Indice di McKinney ma non è stata riscontrata alcuna differenza significativa rispetto alla parte non trattata. Su cv Verdicchio, i risultati dei due rilievi di luglio hanno mostrato una riduzione significativa dell’Indice McKinney, che si è annullata in quelli di agosto, dove la pressione della malattia è risultata più elevata. Confrontando i risultati ottenuti in questo studio con quelli effettuati nel corso del 2021, i trattamenti di quest’anno non hanno avuto alcun effetto nel ridurre la percentuale di piante precedentemente sintomatiche o la percentuale di nuove manifestazioni sintomatiche sulle piante non sintomatiche nel 2021. Inoltre, vista la stagione particolarmente favorevole alla peronospora, è stato dedicato un rilievo anche all’eventuale effetto collaterale sulla peronospora della vite. La strategia sperimentata per il mal dell’esca non ha registrato alcun effetto nel controllo della peronospora. In base ai risultati ottenuti, è possibile affermare che la strategia applicata per la riduzione dell’incidenza dei sintomi di mal dell’esca ha indotto un ritardo nell’insorgenza dei sintomi sulle piante trattate rispetto a quelle non trattate. Ad ogni modo, considerata la complessità, l’eziologia multipla della malattia e la sua evoluzione nel tempo, per avere un quadro più chiaro sono necessari ulteriori studi, incluse applicazioni pluriennali, per verificare l’eventuale efficacia dei trattamenti con i microrganismi applicati.

Effetto del trattamento con microrganismi sulla espressione dei sintomi di mal dell'esca della vite

VILCU, LUCEZARA
2022/2023

Abstract

Esca of grapevine is a complex, destructive and widely spread disease. This disease causes yield losses correlated with incidence and severity symptom expression, which can create serious economic damage to the entire wine sector. Esca has been associated with fungal species and the etiology of the disease, still poorly understood. So far, no effective alternative control methods are available for winegrowers against the fungi associated with esca disease. The main objective of this study is to apply a strategy proposed by the company B.E.A. (Biotechnologies for Ecology and Agriculture) based on the application of microorganisms, enzymes and mineral catalysts to control esca disease. The treatments, which were carried out during the 2023 season, consists in three radical applications and ten foliar applications. The trial was conducted on two vineyards in Osimo (cv Chardonnay) and Castelplanio (cv Verdicchio). The effectiveness of the treatments, in terms of incidence, severity and McKinney index, was compared with an untreated control. Four disease assessments (two in July and two in August) were carried out for each experimental field. Our results showed that the treatment applied on cv Chardonnay slightly reduced the McKinney index of the disease, with no significant difference compared to the untreated plot. On cv Verdicchio, the results of the two assessments in July showed a significant reduction of McKinney index of esca disease, although these differences become mild in the two assessments in August, with a higher disease pressure. Comparing the results obtained in this study with those carried out during the year 2021, the treatments of this year did not have any effect in reduction of the percentage of plants that were symptomatic in 2021, or in the percentage of new symptomatic plants. Given the favorable season for the high pressure of downy mildew in the two experimental sites, an assessment for this disease was run, and the strategy tested for esca disease did not affect downy mildew. According to the obtained results, considering the complex etiology of the disease and the long term between infections and disease symptoms appearance, we can assume that one year application is not enough to affect the number of symptomatic plants, so further studies are needed to clarify an eventual effects of tested strategy toward esca disease.
2022
2023-10-04
Effect of the application of microorganisms on symptom expression of esca disease on grapevine
Il mal dell’esca è una ampelopatia complessa, molto distruttiva e ampiamente diffusa in tutto il mondo, che provoca gravi danni economici all’intero settore vitivinicolo a causa dell’alta incidenza e gravità dell’espressione dei sintomi. Il mal dell'esca è causato da diverse specie fungine, e l’eziologia della malattia è ancora poco conosciuta. Ad oggi, non è ancora stata individuata una soluzione efficace contro i funghi associati al mal dell’esca. Lo scopo di questa tesi è stato saggiare una strategia proposta dall’azienda B.E.A. (Biotecnologie per l’Ecologia e l’Agricoltura) basata sull’applicazione di microrganismi, enzimi e catalizzatori minerali per la riduzione dei sintomi del mal dell’esca. I trattamenti, tre applicazioni radicali e dieci applicazioni fogliari, sono stati effettuati nel corso della stagione 2023. La prova è stata condotta su due vigneti, uno situato a Osimo (cv Chardonnay) e l’altro a Castelplanio (cv Verdicchio). L'efficacia dei trattamenti, in termini di diffusione, gravità e Indice di McKinney, è stata confrontata con un controllo non trattato. Per ciascun campo sperimentale sono state effettuati quattro rilievi (due a luglio e due ad agosto). I risultati ottenuti hanno mostrato che il trattamento applicato su cv Chardonnay ha leggermente ridotto l’Indice di McKinney ma non è stata riscontrata alcuna differenza significativa rispetto alla parte non trattata. Su cv Verdicchio, i risultati dei due rilievi di luglio hanno mostrato una riduzione significativa dell’Indice McKinney, che si è annullata in quelli di agosto, dove la pressione della malattia è risultata più elevata. Confrontando i risultati ottenuti in questo studio con quelli effettuati nel corso del 2021, i trattamenti di quest’anno non hanno avuto alcun effetto nel ridurre la percentuale di piante precedentemente sintomatiche o la percentuale di nuove manifestazioni sintomatiche sulle piante non sintomatiche nel 2021. Inoltre, vista la stagione particolarmente favorevole alla peronospora, è stato dedicato un rilievo anche all’eventuale effetto collaterale sulla peronospora della vite. La strategia sperimentata per il mal dell’esca non ha registrato alcun effetto nel controllo della peronospora. In base ai risultati ottenuti, è possibile affermare che la strategia applicata per la riduzione dell’incidenza dei sintomi di mal dell’esca ha indotto un ritardo nell’insorgenza dei sintomi sulle piante trattate rispetto a quelle non trattate. Ad ogni modo, considerata la complessità, l’eziologia multipla della malattia e la sua evoluzione nel tempo, per avere un quadro più chiaro sono necessari ulteriori studi, incluse applicazioni pluriennali, per verificare l’eventuale efficacia dei trattamenti con i microrganismi applicati.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi Vilcu Lucezara.pdf

accesso aperto

Dimensione 2.17 MB
Formato Adobe PDF
2.17 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/14611