The history of Svalbard unfolds over a relatively short time span of approximately 600 years, yet its historical distinctive character has been profoundly shaped by the enduring legacy of the structures erected on its frigid landscapes. Notably, within Longyearbyen and its surroundings, a wealth of historical remnants harkens back to the mining period, representing a cultural heritage of immense significance to the Arctic denizens and those intimately linked to this polar region. These structures played a pivotal role in transporting coal from the mines to the commercial port for exportation. Still today, mining operations persist, and the enduring presence of cableway installations lends miners and their interconnected communities a profound sense of historical continuity within the Arctic. Moreover, these sites serve as a dual attraction: drawing thousands of tourists to Longyearbyen annually while also being an attraction for both study and research. Their unique construction atop permafrost, a naturally frozen ground that bears resemblance to bedrock, adds a distinctive dimension to their significance. However, the vulnerability of permafrost to the growing effects of climate change, with its attendant temperature rises and melting tendencies, places these historic structures and their foundations at considerable risk of subsidence and structural compromise. Several have already experienced settlement and tilting, foreshadowing a similar fate for many others. Consequently, the imperative of continual monitoring and comprehensive study, factoring in external variables, is paramount to preserving and comprehending this invaluable Arctic.

La storia delle Svalbard è relativamente breve, risalente a circa 600 anni fa ma il suo carattere storico distintivo è stato profondamente plasmato dal persistente patrimonio di strutture erette sui suoi paesaggi aridi e ghiacciati. In particolare, all'interno di Longyearbyen e dintorni, una ricchezza di resti storici risale al periodo minerario, che rappresenta un patrimonio culturale di immenso significato per gli abitanti dell'Artico e quelli intimamente legati a questa regione polare. Questi impianti hanno svolto un ruolo chiave nel trasporto del carbone dalle miniere al porto commerciale per l'esportazione. Ancora oggi, le attività minerarie persistono e la presenza duratura di impianti a fune dà ai minatori e alla comunità a loro interconnessa un profondo senso di continuità storica e di appartenenza al contesto Artico. Con il loro significato per lo sviluppo delle attività umane nell’Artico, i siti minerari riescono ad attrarre a Longyearbyen migliaia di turisti ogni anno e offrono occasione di studio e ricerca per la loro unicità. Si caratterizzano infatti perché “incastonate” nel permafrost, un terreno naturalmente ghiacciato che ricorda la roccia, e che aggiunge una dimensione distintiva al loro significato. Tuttavia, la vulnerabilità del permafrost ai crescenti effetti del cambiamento climatico, con i conseguenti aumenti di temperatura e tendenze allo scioglimento, pone queste strutture storiche e le loro fondamenta a rischio considerevole di dissesti permanenti e, al limite, di collasso. Molte di queste strutture hanno già evidenziato sensibili cedimenti e perdita di verticalità, prefigurando un destino simile per molte altre. Di conseguenza, diventa imperativo un loro monitoraggio continuo e costante, e uno studio completo di queste strutture, tenendo conto delle variabili esterne, come nuovi ruscellamenti causati dal dissolvimento dei ghiacci, frane e sensibili aumenti degli afflussi di pioggia. È dunque fondamentale comprendere la vulnerabilità dei manufatti storici che caratterizzano l’Artico, se l’obbiettivo del nostro lavoro è quello di preservare e trasmettere la sua bellezza nel tempo.

STUDIO DELLA STABILITÀ DEL PATRIMONIO CULTURALE DELLE SVALBARD SOTTO L’EFFETTO DEL RISCALDAMENTO GLOBALE

PASQUINI, NOEMI
2022/2023

Abstract

The history of Svalbard unfolds over a relatively short time span of approximately 600 years, yet its historical distinctive character has been profoundly shaped by the enduring legacy of the structures erected on its frigid landscapes. Notably, within Longyearbyen and its surroundings, a wealth of historical remnants harkens back to the mining period, representing a cultural heritage of immense significance to the Arctic denizens and those intimately linked to this polar region. These structures played a pivotal role in transporting coal from the mines to the commercial port for exportation. Still today, mining operations persist, and the enduring presence of cableway installations lends miners and their interconnected communities a profound sense of historical continuity within the Arctic. Moreover, these sites serve as a dual attraction: drawing thousands of tourists to Longyearbyen annually while also being an attraction for both study and research. Their unique construction atop permafrost, a naturally frozen ground that bears resemblance to bedrock, adds a distinctive dimension to their significance. However, the vulnerability of permafrost to the growing effects of climate change, with its attendant temperature rises and melting tendencies, places these historic structures and their foundations at considerable risk of subsidence and structural compromise. Several have already experienced settlement and tilting, foreshadowing a similar fate for many others. Consequently, the imperative of continual monitoring and comprehensive study, factoring in external variables, is paramount to preserving and comprehending this invaluable Arctic.
2022
2023-10-18
STABILITY OF CULTURAL HERITAGE IN SVALBARD IN A GLOBAL WARMING
La storia delle Svalbard è relativamente breve, risalente a circa 600 anni fa ma il suo carattere storico distintivo è stato profondamente plasmato dal persistente patrimonio di strutture erette sui suoi paesaggi aridi e ghiacciati. In particolare, all'interno di Longyearbyen e dintorni, una ricchezza di resti storici risale al periodo minerario, che rappresenta un patrimonio culturale di immenso significato per gli abitanti dell'Artico e quelli intimamente legati a questa regione polare. Questi impianti hanno svolto un ruolo chiave nel trasporto del carbone dalle miniere al porto commerciale per l'esportazione. Ancora oggi, le attività minerarie persistono e la presenza duratura di impianti a fune dà ai minatori e alla comunità a loro interconnessa un profondo senso di continuità storica e di appartenenza al contesto Artico. Con il loro significato per lo sviluppo delle attività umane nell’Artico, i siti minerari riescono ad attrarre a Longyearbyen migliaia di turisti ogni anno e offrono occasione di studio e ricerca per la loro unicità. Si caratterizzano infatti perché “incastonate” nel permafrost, un terreno naturalmente ghiacciato che ricorda la roccia, e che aggiunge una dimensione distintiva al loro significato. Tuttavia, la vulnerabilità del permafrost ai crescenti effetti del cambiamento climatico, con i conseguenti aumenti di temperatura e tendenze allo scioglimento, pone queste strutture storiche e le loro fondamenta a rischio considerevole di dissesti permanenti e, al limite, di collasso. Molte di queste strutture hanno già evidenziato sensibili cedimenti e perdita di verticalità, prefigurando un destino simile per molte altre. Di conseguenza, diventa imperativo un loro monitoraggio continuo e costante, e uno studio completo di queste strutture, tenendo conto delle variabili esterne, come nuovi ruscellamenti causati dal dissolvimento dei ghiacci, frane e sensibili aumenti degli afflussi di pioggia. È dunque fondamentale comprendere la vulnerabilità dei manufatti storici che caratterizzano l’Artico, se l’obbiettivo del nostro lavoro è quello di preservare e trasmettere la sua bellezza nel tempo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/15196