STUDIO OSSERVAZIONALE SU INTAKE ALIMENTARE DI CALCIO IN PAZIENTI CON OSTEOPOROSI

The current evidences highlights that an inadequate calcium intake compared to needs negatively influences bone mineral density and is a risk factor for osteoporosis and fragility fractures. The following study quantifies dietary calcium intake in a population of patients suffering from osteoporosis and proposes the evaluation of its possible influence on bone mineral density and other blood chemistry parameters. A questionnaire on the frequency of consumption of certain foods containing calcium was administered to the patients included in the study (n= 50) to calculate the mineral itself in each person's diet. The results obtained highlight a reduced daily and weekly calcium intake compared to recommendations. The diet of the patients in the study does not provide sufficient quantities of calcium, including when considering the calcium derived from daily water intake. The collaboration between the endocrinologist and dietitian was necessary in the administration of the questionnaires and in the interpretation of the data.

Lo stato dell’arte attuale evidenzia che un’assunzione di calcio inadeguata rispetto ai fabbisogni influenza in maniera negativa la densità minerale ossea ed è un fattore di rischio per osteoporosi e fratture da fragilità. Lo studio che segue quantifica l’assunzione alimentare di calcio in una popolazione di pazienti affetti da osteoporosi e propone la valutazione di un’eventuale influenza di esso sulla densità minerale ossea e su altri parametri ematochimici. È stato somministrato ai pazienti inclusi nello studio (n= 50) un questionario di frequenza di consumo di alcuni alimenti contenenti calcio per il calcolo del minerale stesso nell’alimentazione di ognuno. I risultati ottenuti evidenziano una ridotta assunzione giornaliera e settimanale di calcio rispetto alle raccomandazioni. La dieta dei pazienti nello studio non apporta sufficienti quantità di calcio, incluso se si considera il calcio derivato dall’apporto idrico giornaliero. La collaborazione tra medico endocrinologo e dietista è risultata necessaria nella somministrazione dei questionari e nell’interpretazione dei dati.