CRITHMUM MARITIMUM L.: il profilo aromatico della materia prima e dei prodotti derivati

Crithmum maritimum L. (Apiaceae) è una pianta mediterranea selvatica, naturalmente tollerante il sale, che può essere trovata su scogliere e rocce o, meno comunemente, in ghiaia o sabbia in riva al mare. Tradizionalmente, questa pianta veniva utilizzata per scopi culinari, per il gusto salato e gli attributi sensoriali che includono alcune note di sedano e scorza di agrumi verdi. Diversi studi sul finocchio marino provenienti da diverse località della regione mediterranea hanno indagato principalmente la composizione qualitativa e quantitativa dei suoi oli essenziali e hanno portato all'ipotesi che in questa regione crescano diversi chemiotipi di finocchio marino. In questo elaborato si vogliono mettere a confronto i diversi studi presenti in letteratura per effettuare una valutazione del profilo volatile in materia prima e in prodotti derivati, ed analizzare i fattori come le parti della pianta utilizzate per l'analisi, il trattamento pre-estrazione del materiale vegetale, la scelta del solvente e il protocollo di estrazione che determinano una variazione dei composti volatili. In sintesi, secondo la letteratura, la volatilità del Crithmum maritimum è caratterizzata dalla presenza di monoterpeni ossigenati e idrocarburici e di fenilpropanoidi. Questo profilo volatile ne determina il retrogusto caratteristico e il chemiotipo a cui appartiene, variazioni legate a fattori quali area geografica, parte anatomica analizzata, anno di raccolto e tipo di coltivazione, determinano una ricca diversità biologica. Il profilo aromatico nei prodotti di trasformazione subisce ulteriori modifiche dovute alla presenza di nuovi composti generati dal metodo di trasformazione e dalle interazioni biochimiche presenti nella conservazione.