Questo progetto si prefigge di trattare il tema delle Cure Essenziali, che rappresenta l’insieme di tutte le azioni svolte dagli infermieri e incentrate sui bisogni della persona assistita per assicurarne il benessere fisico, psicosociale e relazionale. L’obiettivo che si vuole perseguire è la presa in carico olistica dell’assistito, partendo dalla sicurezza e dalla prevenzione, passando per il comfort, la comunicazione, l’igiene, la dignità, la privacy ed il rispetto delle scelte, realizzando uno strumento che minimizzi le missed care e favorisca e guidi un handover puntuale e mirato tra le varie figure che si interfacciano con l’assistito. Per far ciò ci si è rivolti al dipartimento di Medicina Interna dell’AOU delle Marche, presidio “Torrette” coinvolgendo le unità operative di Clinica Medica, Clinica Oncologica, Clinica Ematologica, Pneumologia. Chiedendo loro, nella prima parte del lavoro, di analizzare delle cartelle infermieristiche già chiuse e di individuare quali fossero le informazioni con più difficile tracciabilità. Dai risultati emersi è stata poi rimaneggiata la Scheda Assistenziale Unica in uso nelle unità operative e, dopo costituzione di un panel composto da 8 esperti che ha lavorato in cieco, utilizzando il metodo Delphi, si è giunti all’elaborazione di uno strumento quanto più aderente alle necessità lavorative. I risultati della prima parte del lavoro suggeriscono una dispersione di tutte quelle informazioni che risultano essere considerate “secondarie” come il consumo del pasto, la diuresi, la mobilizzazione, la comunicazione, le medicazioni delle lesioni da pressione, tutte frutto di una concezione biomedica dell’assistito e non olistica. Da tutto ciò è nata una Scheda Assistenziale Unica molto dettagliata, ma non ripetitiva e ridondante, divisa sui 3 turni e che permetta di visualizzare globalmente il trend dell’assistito e che se ben compilata non perda alcun tipo di informazione volto alla realizzazione del benessere dell’assistito. Questo progetto si prefissa di accendere un riflettore sull’importanza di un “Back to basic”, riportando la personalizzazione dell’assistenza al primo posto nello sviluppo della pianificazione infermieristica, affinché sia guidata da ragionamento clinico, fondamentale per il processo di decision making. Si prefigge inoltre di aprire la strada verso un processo di handover, più puntuale, meno dispersivo e che veda coinvolte tutte le figure che orbitano intorno all’assistito.

MISSED CARE E CURE ESSENZIALI: UN NUOVO MODELLO DI SCHEDA ASSISTENZIALE UNICA NELL'UNITA' OPERATIVA.

ANGELINI, VALENTINA
2022/2023

Abstract

Questo progetto si prefigge di trattare il tema delle Cure Essenziali, che rappresenta l’insieme di tutte le azioni svolte dagli infermieri e incentrate sui bisogni della persona assistita per assicurarne il benessere fisico, psicosociale e relazionale. L’obiettivo che si vuole perseguire è la presa in carico olistica dell’assistito, partendo dalla sicurezza e dalla prevenzione, passando per il comfort, la comunicazione, l’igiene, la dignità, la privacy ed il rispetto delle scelte, realizzando uno strumento che minimizzi le missed care e favorisca e guidi un handover puntuale e mirato tra le varie figure che si interfacciano con l’assistito. Per far ciò ci si è rivolti al dipartimento di Medicina Interna dell’AOU delle Marche, presidio “Torrette” coinvolgendo le unità operative di Clinica Medica, Clinica Oncologica, Clinica Ematologica, Pneumologia. Chiedendo loro, nella prima parte del lavoro, di analizzare delle cartelle infermieristiche già chiuse e di individuare quali fossero le informazioni con più difficile tracciabilità. Dai risultati emersi è stata poi rimaneggiata la Scheda Assistenziale Unica in uso nelle unità operative e, dopo costituzione di un panel composto da 8 esperti che ha lavorato in cieco, utilizzando il metodo Delphi, si è giunti all’elaborazione di uno strumento quanto più aderente alle necessità lavorative. I risultati della prima parte del lavoro suggeriscono una dispersione di tutte quelle informazioni che risultano essere considerate “secondarie” come il consumo del pasto, la diuresi, la mobilizzazione, la comunicazione, le medicazioni delle lesioni da pressione, tutte frutto di una concezione biomedica dell’assistito e non olistica. Da tutto ciò è nata una Scheda Assistenziale Unica molto dettagliata, ma non ripetitiva e ridondante, divisa sui 3 turni e che permetta di visualizzare globalmente il trend dell’assistito e che se ben compilata non perda alcun tipo di informazione volto alla realizzazione del benessere dell’assistito. Questo progetto si prefissa di accendere un riflettore sull’importanza di un “Back to basic”, riportando la personalizzazione dell’assistenza al primo posto nello sviluppo della pianificazione infermieristica, affinché sia guidata da ragionamento clinico, fondamentale per il processo di decision making. Si prefigge inoltre di aprire la strada verso un processo di handover, più puntuale, meno dispersivo e che veda coinvolte tutte le figure che orbitano intorno all’assistito.
2022
2024-03-21
MISSED CARE AND FUNDAMENTAL CARE: A NEW MODEL OF SCHEDA ASSISTENZIALE UNICA IN THE UNIT.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/17125