Sharks are cartilaginous fishes that occupy the intermediate and apical levels of marine food webs. Worldwide, together with marine mammals and turtles, they are among the most common bycatch species and are overfished as targets in both commercial and recreational fisheries. Despite the ecological significance of sharks, information regarding their trophic ecology is still limited. Gaining a deeper comprehension of their feeding habits and role in marine ecosystems is essential to develop conservation strategies. Due to overfishing and habitat loss, the species under consideration in this study, Carcharhinus plumbeus, has been classified as "endangered" by the IUCN (International Union for Conservation of Nature) since 2007. Stable isotope analysis (SIA) and stomach content analysis (SCA) are the two main methods that provide information on a species trophic ecology. SCA analyzes what sharks have just eaten and identifies the prey consumed to offer precise short-term information. On the other hand, SIA allows to determine the assimilated food in the last months of the animal's life, as their values reflect food sources and trophic position and providing information on long-term diet. For this thesis, samples of muscle tissue, fins, and vertebrae were collected from juvenile (newborn to young-of-the-year) specimens of the species Carcharhinus plumbeus accidentally caught by fishermen in the area in front of Cervia, North Adriatic Sea, during the summer season from 2019 to 2021. Nitrogen and carbon stable isotope analyses were carried out on the collected tissues, to determine their position and advance hypotheses on the area of origin of the mothers. Furthermore, it was possible to verify the different turnover times of the tissues analyzed, which (as shown in previous studies) are faster for muscles and fins, and slower for vertebrae. The δ13C and δ15N values obtained suggest that the mothers of juvenile sandbar shark specimens caught in the coastal area in front of Cervia and Marina di Ravenna come from a different geographic area, possibly the central Adriatic. Isotopic analyses showed a significant change in the food web baseline for the years 2020 and 2021, likely related to an increased input of continental waters from the Po River in the year 2019. Lastly, stomach contents confirmed that the diet of these juvenile individuals is little variable and consists mainly of small, mainly benthic bony fish and cephalopods.  

Gli squali sono pesci cartilaginei che occupano i livelli intermedi ed apicali della rete trofica marina. In tutto il mondo vengono sovrasfruttati come oggetto di pesca commerciale e sportiva e sono una delle porzioni più consistenti del by-catch (catture accidentali), insieme a mammiferi marini e tartarughe. Nonostante la rilevanza ecologica degli squali, le informazioni riguardanti la loro ecologia trofica restano limitate. Comprendere meglio le loro abitudini alimentari e il loro ruolo negli ecosistemi marini è essenziale per sviluppare strategie di conservazione efficaci. A causa della pesca eccessiva e della perdita dell’habitat, la specie in esame in questo studio, Carcharhinus plumbeus, è stata classificata come specie “in pericolo” dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) a partire dal 2007. Questo tipo di informazioni possono essere ottenute tramite due metodi principali: l'analisi del contenuto stomacale (Stomach Content Analysis, SCA) e l'analisi degli isotopi stabili (Stable Isotope Analysis, SIA). L'analisi del contenuto stomacale fornisce informazioni dettagliate a breve termine, esaminando direttamente ciò che gli squali hanno mangiato di recente e identificando le prede consumate. Al contrario l'analisi degli isotopi stabili del C e del N e la determinazione dei valori di δ13C e δ15N permette di identificare le prede maggiormente assimilate negli ultimi mesi di vita dell’animale, in quanto i loro valori riflettono le fonti alimentari e la posizione trofica e fornendo informazioni sulla dieta a lungo termine. Per il lavoro presentato in questa tesi, sono stati raccolti campioni di tessuto muscolare, pinne e vertebre di esemplari giovanili (da neonati ad un anno di vita) della specie Carcharhinus plumbeus catturati accidentalmente dai pescatori nella zona antistante Cervia, nel Nord Adriatico, durante la stagione estiva dal 2019 al 2021. Sui tessuti raccolti sono state svolte le analisi degli isotopi stabili di azoto e carbonio. I risultati ottenuti hanno permesso di ottenere informazioni sulla composizione isotopica di muscoli, pinne e vertebre dello squalo grigio, determinando la loro posizione nella rete trofica e avanzare ipotesi sull’area di provenienza delle madri. Inoltre, è stato possibile verificare i diversi tempi di turnover dei tessuti analizzati, che (come dimostrato da studi precedenti) sono più rapidi per muscoli e pinne, e più lenti per le vertebre. I valori di δ13C e di δ15N ottenuti suggeriscono che le madri degli esemplari giovanili di squalo grigio catturati nell’area di costa antistante a Cervia e Marina di Ravenna provengano da un’area geografica differente, possibilmente l’Adriatico centrale. Le analisi isotopiche hanno evidenziato un cambiamento significativo nella baseline della rete trofica per gli anni 2020 e 2021, probabilmente legata ad un maggior apporto di acque continentali del fiume Po nell’anno 2019. Infine, i contenuti stomacali hanno confermato che la dieta di questi individui giovanili è poco variabile ed è costituita principalmente da piccoli pesci ossei principalmente bentonici e da cefalopodi.

Uso delle risorse e dell'habitat da parte dei giovanili (Y-O- Y) dello squalo grigio (Carcharinus plumbeus) nel Mare Adriatico settentrionale

RIBONI, MARTA
2023/2024

Abstract

Sharks are cartilaginous fishes that occupy the intermediate and apical levels of marine food webs. Worldwide, together with marine mammals and turtles, they are among the most common bycatch species and are overfished as targets in both commercial and recreational fisheries. Despite the ecological significance of sharks, information regarding their trophic ecology is still limited. Gaining a deeper comprehension of their feeding habits and role in marine ecosystems is essential to develop conservation strategies. Due to overfishing and habitat loss, the species under consideration in this study, Carcharhinus plumbeus, has been classified as "endangered" by the IUCN (International Union for Conservation of Nature) since 2007. Stable isotope analysis (SIA) and stomach content analysis (SCA) are the two main methods that provide information on a species trophic ecology. SCA analyzes what sharks have just eaten and identifies the prey consumed to offer precise short-term information. On the other hand, SIA allows to determine the assimilated food in the last months of the animal's life, as their values reflect food sources and trophic position and providing information on long-term diet. For this thesis, samples of muscle tissue, fins, and vertebrae were collected from juvenile (newborn to young-of-the-year) specimens of the species Carcharhinus plumbeus accidentally caught by fishermen in the area in front of Cervia, North Adriatic Sea, during the summer season from 2019 to 2021. Nitrogen and carbon stable isotope analyses were carried out on the collected tissues, to determine their position and advance hypotheses on the area of origin of the mothers. Furthermore, it was possible to verify the different turnover times of the tissues analyzed, which (as shown in previous studies) are faster for muscles and fins, and slower for vertebrae. The δ13C and δ15N values obtained suggest that the mothers of juvenile sandbar shark specimens caught in the coastal area in front of Cervia and Marina di Ravenna come from a different geographic area, possibly the central Adriatic. Isotopic analyses showed a significant change in the food web baseline for the years 2020 and 2021, likely related to an increased input of continental waters from the Po River in the year 2019. Lastly, stomach contents confirmed that the diet of these juvenile individuals is little variable and consists mainly of small, mainly benthic bony fish and cephalopods.  
2023
2024-07-23
Resource and habitat use of the Y-O-Y sand bar shark (Carcharinus plumbeus) in the northern Adriatic Sea
Gli squali sono pesci cartilaginei che occupano i livelli intermedi ed apicali della rete trofica marina. In tutto il mondo vengono sovrasfruttati come oggetto di pesca commerciale e sportiva e sono una delle porzioni più consistenti del by-catch (catture accidentali), insieme a mammiferi marini e tartarughe. Nonostante la rilevanza ecologica degli squali, le informazioni riguardanti la loro ecologia trofica restano limitate. Comprendere meglio le loro abitudini alimentari e il loro ruolo negli ecosistemi marini è essenziale per sviluppare strategie di conservazione efficaci. A causa della pesca eccessiva e della perdita dell’habitat, la specie in esame in questo studio, Carcharhinus plumbeus, è stata classificata come specie “in pericolo” dalla IUCN (International Union for Conservation of Nature) a partire dal 2007. Questo tipo di informazioni possono essere ottenute tramite due metodi principali: l'analisi del contenuto stomacale (Stomach Content Analysis, SCA) e l'analisi degli isotopi stabili (Stable Isotope Analysis, SIA). L'analisi del contenuto stomacale fornisce informazioni dettagliate a breve termine, esaminando direttamente ciò che gli squali hanno mangiato di recente e identificando le prede consumate. Al contrario l'analisi degli isotopi stabili del C e del N e la determinazione dei valori di δ13C e δ15N permette di identificare le prede maggiormente assimilate negli ultimi mesi di vita dell’animale, in quanto i loro valori riflettono le fonti alimentari e la posizione trofica e fornendo informazioni sulla dieta a lungo termine. Per il lavoro presentato in questa tesi, sono stati raccolti campioni di tessuto muscolare, pinne e vertebre di esemplari giovanili (da neonati ad un anno di vita) della specie Carcharhinus plumbeus catturati accidentalmente dai pescatori nella zona antistante Cervia, nel Nord Adriatico, durante la stagione estiva dal 2019 al 2021. Sui tessuti raccolti sono state svolte le analisi degli isotopi stabili di azoto e carbonio. I risultati ottenuti hanno permesso di ottenere informazioni sulla composizione isotopica di muscoli, pinne e vertebre dello squalo grigio, determinando la loro posizione nella rete trofica e avanzare ipotesi sull’area di provenienza delle madri. Inoltre, è stato possibile verificare i diversi tempi di turnover dei tessuti analizzati, che (come dimostrato da studi precedenti) sono più rapidi per muscoli e pinne, e più lenti per le vertebre. I valori di δ13C e di δ15N ottenuti suggeriscono che le madri degli esemplari giovanili di squalo grigio catturati nell’area di costa antistante a Cervia e Marina di Ravenna provengano da un’area geografica differente, possibilmente l’Adriatico centrale. Le analisi isotopiche hanno evidenziato un cambiamento significativo nella baseline della rete trofica per gli anni 2020 e 2021, probabilmente legata ad un maggior apporto di acque continentali del fiume Po nell’anno 2019. Infine, i contenuti stomacali hanno confermato che la dieta di questi individui giovanili è poco variabile ed è costituita principalmente da piccoli pesci ossei principalmente bentonici e da cefalopodi.
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