The Median Age of Italian's population is increasing. People who are 65 years old are now over one third of the general population and the percentage of young people has drastically diminished. The Health Reforms will have to take into account this fact by rethinking the ways to assist the more fragile population. Territoriale health care services are what needs to be implemented, so to reduce hospitalizations and deaths.

L’età della popolazione italiana sta progressivamente aumentando. Secondo le stime, le persone con più di 65 anni rappresentano attualmente oltre un terzo della popolazione con un’età media che ha ormai superato i 45 anni. La piramide demografica assumerà con il passare degli anni quasi la forma di un rombo, con un calo di natalità solo parzialmente compensato dalla popolazione giovane proveniente da altri paesi (Istat, 2021). Nel 2040 la piramide assumerà una forma rovesciata dove la maggioranza della popolazione si concentrerà nelle età più avanzate. In Italia nel 2020 il 21% della popolazione aveva infatti più di 65 anni, mentre nel 2001 la percentuale era del 16%. La quota dei giovani è diminuita di 3 punti percentuali. Osservando l’età mediana, essa è aumentata sempre dal 2001 al 2020 fino ad arrivare a 44 anni, aumentando così di 6 anni. (Statistics of the European Commission database, 2020 ). Si tratta di una redistribuzione demografica senza precedenti, in cui entro il 2050 la proporzione di anziani tenderà a raddoppiare, passando dall’ 11% al 22% della popolazione totale. Solo nei prossimi 5 anni il numero di persone con età superiore ai 65 anni sarà superiore a quello degli individui di età inferiore ai 5 anni. Questo trend riguarderà soprattutto i paesi più sviluppati dove le condizioni socio-economiche sono considerate migliori, con un numero di ultraottantenni che quadruplicherà. Le riforme in essere e in divenire dovranno tenere conto di questa evoluzione per organizzare le attività e le proposte riorganizzative anche dal punto di vista sanitario. Bisogna ripensare l’organizzazione dei servizi nell’ottica di questo nuovo andamento demografico. Nonostante la presenza di cicli di malattie che insorgono in maniera acuta come quelle infettive delle pandemie, vi sarà inoltre un aumento delle patologie croniche e degenerative. (Kinsella K et al, 2009 ). Le patologie croniche più frequentemente riferite sono le malattie respiratorie croniche (6%), le malattie cardiovascolari e il diabete (5%) e i tumori (4%). Il 18% delle persone fra 18 e 69 anni intervistate per la sorveglianza dal programma del Ministero della Salute PASSI tra il 2021 e il 2022 ha riferito che in tutta la sua vita gli è stata diagnosticata almeno una patologia cronica. È necessario ripensare alla rete dei servizi per i cittadini, e rafforzare le cure territoriali e domiciliari cercando di favorire il loro mantenimento al domicilio.

Il Progetto del Servizio Medico Mobile Territoriale nel Distretto del Gemonese, Canal del Ferro e Valcanale

DE FILIPPI, FRANCESCA
2023/2024

Abstract

The Median Age of Italian's population is increasing. People who are 65 years old are now over one third of the general population and the percentage of young people has drastically diminished. The Health Reforms will have to take into account this fact by rethinking the ways to assist the more fragile population. Territoriale health care services are what needs to be implemented, so to reduce hospitalizations and deaths.
2023
2024-10-11
The Project of the Mobile Medical Territorial Service in the Gemona, Canal del Ferro e Valcanale District
L’età della popolazione italiana sta progressivamente aumentando. Secondo le stime, le persone con più di 65 anni rappresentano attualmente oltre un terzo della popolazione con un’età media che ha ormai superato i 45 anni. La piramide demografica assumerà con il passare degli anni quasi la forma di un rombo, con un calo di natalità solo parzialmente compensato dalla popolazione giovane proveniente da altri paesi (Istat, 2021). Nel 2040 la piramide assumerà una forma rovesciata dove la maggioranza della popolazione si concentrerà nelle età più avanzate. In Italia nel 2020 il 21% della popolazione aveva infatti più di 65 anni, mentre nel 2001 la percentuale era del 16%. La quota dei giovani è diminuita di 3 punti percentuali. Osservando l’età mediana, essa è aumentata sempre dal 2001 al 2020 fino ad arrivare a 44 anni, aumentando così di 6 anni. (Statistics of the European Commission database, 2020 ). Si tratta di una redistribuzione demografica senza precedenti, in cui entro il 2050 la proporzione di anziani tenderà a raddoppiare, passando dall’ 11% al 22% della popolazione totale. Solo nei prossimi 5 anni il numero di persone con età superiore ai 65 anni sarà superiore a quello degli individui di età inferiore ai 5 anni. Questo trend riguarderà soprattutto i paesi più sviluppati dove le condizioni socio-economiche sono considerate migliori, con un numero di ultraottantenni che quadruplicherà. Le riforme in essere e in divenire dovranno tenere conto di questa evoluzione per organizzare le attività e le proposte riorganizzative anche dal punto di vista sanitario. Bisogna ripensare l’organizzazione dei servizi nell’ottica di questo nuovo andamento demografico. Nonostante la presenza di cicli di malattie che insorgono in maniera acuta come quelle infettive delle pandemie, vi sarà inoltre un aumento delle patologie croniche e degenerative. (Kinsella K et al, 2009 ). Le patologie croniche più frequentemente riferite sono le malattie respiratorie croniche (6%), le malattie cardiovascolari e il diabete (5%) e i tumori (4%). Il 18% delle persone fra 18 e 69 anni intervistate per la sorveglianza dal programma del Ministero della Salute PASSI tra il 2021 e il 2022 ha riferito che in tutta la sua vita gli è stata diagnosticata almeno una patologia cronica. È necessario ripensare alla rete dei servizi per i cittadini, e rafforzare le cure territoriali e domiciliari cercando di favorire il loro mantenimento al domicilio.
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