Abstract Contesto: i pazienti affetti da cancro colorettale hanno uno dei tassi più alti di malnutrizione preoperatoria a causa dei suoi effetti locali sulla funzione intestinale. Questo è associato a un numero maggiore di complicanze postoperatorie e prognosi peggiore. Pertanto, è importante avvalersi delle linee guida ESPEN e dei protocolli ERAS per l’ottimizzazione degli apporti calorici e proteici. Questo studio, di tipo osservazionale e longitudinale, ha indagato l’importanza del counseling dietetico e della valutazione dello stato nutrizionale al fine di potenziare gli apporti calorico-proteici nel periodo pre e postoperatorio. Materiali e metodi: lo studio è stato condotto su 25 pazienti. Al pre-ricovero è stato indagato il rischio nutrizionale tramite l’NRS-2002, è stata effettuata la diagnosi di malnutrizione tramite i criteri GLIM ed è stato valutato il rischio immunonutrizionale tramite il PNI. Sono stati valutati gli introiti alimentari ed è stato effettuato il counseling dietetico per ottimizzare gli apporti alimentari. Al momento del ricovero sono stati valutati gli apporti tramite il recall delle 24h ed è stata valutata l’assunzione di immunonutrizione. Alla dimissione è stato valutato il rischio nutrizionale tramite l’NRS-2002 e lo stato immunonutrizionale tramite il PNI. Gli apporti alimentari sono stati valutati grazie ai diari alimentari compilati durante la degenza. Risultati: al pre-ricovero il 40% dei pazienti risultava a rischio nutrizionale secondo l’NRS-2002, di cui l’80% era moderatamente malnutrito e il 20% severamente malnutrito secondo i criteri GLIM. Il 75% era a rischio immunonutrizionale secondo il PNI (n.24 pazienti). Dall’anamnesi alimentare, il 48% dei pazienti raggiungeva i fabbisogni calorici e il 20% raggiungeva i fabbisogni proteici. Al momento del ricovero (n.20 pazienti) il 70% raggiungeva i fabbisogni calorici e il 45% raggiungeva i fabbisogni proteici. Alla dimissione (n.20 pazienti) il 90% era a rischio nutrizionale secondo l’NRS-2002 e il 95% risultava a rischio immunonutrizionale secondo il PNI. Tramite i diari alimentari, l’80% raggiungeva il 50-100% dei fabbisogni calorici e il 70% raggiungeva il 50-100% dei fabbisogni proteici. Conclusione: la valutazione dello stato nutrizionale, il counseling dietetico e l’utilizzo di ONS arricchiti di immunonutrienti sono di fondamentale importanza nel periodo preoperatorio per favorire il raggiungimento dei fabbisogni calorico-proteici all’intervento chirurgico. Ulteriori studi sono necessari per valutare se, al momento del pre-ricovero, potrebbe essere utile affiancare al test di screening NRS-2002 il PNI, poiché quest’ultimo sembra in grado di identificare una più alta percentuale di pazienti con uno stato immunonutrizionale compromesso. Inoltre, si potrebbe valutare se i pazienti con un rischio immunonutrizionale moderato o grave potrebbero beneficiare, in termini di miglioramento dello stato immunonutrizionale, di un’assunzione prolungata di immunonutrizione (più di 5-7 giorni). Nel periodo postoperatorio potrebbe essere vantaggioso fortificare le diete proposte durante la degenza con supplementi nutrizionali orali ipercalorici e iperproteici nonché frazionare l’alimentazione in più pasti al giorno, favorendo spuntini ricchi in proteine. Inoltre si è osservato come i tempi di degenza sono risultati ridotti rispetto agli studi presenti in letteratura, come dimostrato dalla media di 4,2 giorni. La figura del Dietista risulta dunque essenziale all’interno dei protocolli ERAS per la valutazione dello stato nutrizionale e il counseling dietetico nel periodo pre e post intervento nel paziente oncologico sottoposto a chirurgia colorettale.
Ruolo del counseling dietetico e della valutazione dello stato nutrizionale nel periodo pre e post intervento nel paziente oncologico sottoposto a chirurgia colorettale
BEVILACQUA, SOFIA
2023/2024
Abstract
Abstract Contesto: i pazienti affetti da cancro colorettale hanno uno dei tassi più alti di malnutrizione preoperatoria a causa dei suoi effetti locali sulla funzione intestinale. Questo è associato a un numero maggiore di complicanze postoperatorie e prognosi peggiore. Pertanto, è importante avvalersi delle linee guida ESPEN e dei protocolli ERAS per l’ottimizzazione degli apporti calorici e proteici. Questo studio, di tipo osservazionale e longitudinale, ha indagato l’importanza del counseling dietetico e della valutazione dello stato nutrizionale al fine di potenziare gli apporti calorico-proteici nel periodo pre e postoperatorio. Materiali e metodi: lo studio è stato condotto su 25 pazienti. Al pre-ricovero è stato indagato il rischio nutrizionale tramite l’NRS-2002, è stata effettuata la diagnosi di malnutrizione tramite i criteri GLIM ed è stato valutato il rischio immunonutrizionale tramite il PNI. Sono stati valutati gli introiti alimentari ed è stato effettuato il counseling dietetico per ottimizzare gli apporti alimentari. Al momento del ricovero sono stati valutati gli apporti tramite il recall delle 24h ed è stata valutata l’assunzione di immunonutrizione. Alla dimissione è stato valutato il rischio nutrizionale tramite l’NRS-2002 e lo stato immunonutrizionale tramite il PNI. Gli apporti alimentari sono stati valutati grazie ai diari alimentari compilati durante la degenza. Risultati: al pre-ricovero il 40% dei pazienti risultava a rischio nutrizionale secondo l’NRS-2002, di cui l’80% era moderatamente malnutrito e il 20% severamente malnutrito secondo i criteri GLIM. Il 75% era a rischio immunonutrizionale secondo il PNI (n.24 pazienti). Dall’anamnesi alimentare, il 48% dei pazienti raggiungeva i fabbisogni calorici e il 20% raggiungeva i fabbisogni proteici. Al momento del ricovero (n.20 pazienti) il 70% raggiungeva i fabbisogni calorici e il 45% raggiungeva i fabbisogni proteici. Alla dimissione (n.20 pazienti) il 90% era a rischio nutrizionale secondo l’NRS-2002 e il 95% risultava a rischio immunonutrizionale secondo il PNI. Tramite i diari alimentari, l’80% raggiungeva il 50-100% dei fabbisogni calorici e il 70% raggiungeva il 50-100% dei fabbisogni proteici. Conclusione: la valutazione dello stato nutrizionale, il counseling dietetico e l’utilizzo di ONS arricchiti di immunonutrienti sono di fondamentale importanza nel periodo preoperatorio per favorire il raggiungimento dei fabbisogni calorico-proteici all’intervento chirurgico. Ulteriori studi sono necessari per valutare se, al momento del pre-ricovero, potrebbe essere utile affiancare al test di screening NRS-2002 il PNI, poiché quest’ultimo sembra in grado di identificare una più alta percentuale di pazienti con uno stato immunonutrizionale compromesso. Inoltre, si potrebbe valutare se i pazienti con un rischio immunonutrizionale moderato o grave potrebbero beneficiare, in termini di miglioramento dello stato immunonutrizionale, di un’assunzione prolungata di immunonutrizione (più di 5-7 giorni). Nel periodo postoperatorio potrebbe essere vantaggioso fortificare le diete proposte durante la degenza con supplementi nutrizionali orali ipercalorici e iperproteici nonché frazionare l’alimentazione in più pasti al giorno, favorendo spuntini ricchi in proteine. Inoltre si è osservato come i tempi di degenza sono risultati ridotti rispetto agli studi presenti in letteratura, come dimostrato dalla media di 4,2 giorni. La figura del Dietista risulta dunque essenziale all’interno dei protocolli ERAS per la valutazione dello stato nutrizionale e il counseling dietetico nel periodo pre e post intervento nel paziente oncologico sottoposto a chirurgia colorettale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi Sofia Bevilacqua.pdf
non disponibili
Dimensione
1.11 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.11 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.12075/19547