Introduzione: L’insufficienza renale cronica (IRC) è una sindrome clinica caratterizzata dalla perdita progressiva della struttura e/o della funzione renale. Si tratta di una condizione notevolmente diffusa nel paziente anziano che comporta significativi costi sanitari, un incremento della mortalità e diverse comorbidità associate. Diversi studi mostrano come, tra le principali condizioni associate all’insufficienza renale cronica, nel paziente anziano, sia presente la condizione di malnutrizione (incidenza dell’11-54%), definita malnutrizione calorico-proteica (PEW). Pertanto, risultano di fondamentale importanza la valutazione dello stato nutrizionale e l’implementazione dell’intervento dietetico-nutrizionale, al fine di rallentare la progressione della malattia renale e raggiungere un adeguato compenso metabolico. Materiali e metodi: È stato condotto uno studio di tipo osservazionale e longitudinale, osservando un campione di 32 pazienti (20 maschi, 62,5% e 12 femmine, 37,5%), di età media 76 anni, affetti da insufficienza renale cronica in terapia conservativa. Sono stati osservati i seguenti parametri reperiti durante la valutazione Dietistica: parametri antropometrici, diagnosi del paziente, stadio di insufficienza renale cronica, presenza o assenza di diabete mellito di tipo 2, valutazione dello stato nutrizionale mediante test di screening MNA-SF e criteri GLIM, esami ematochimici, introiti alimentari mediante recall delle 24 ore. Risultati e discussione: Dallo studio in oggetto è emerso che, in seguito all’intervento nutrizionale e al follow-up di 6 mesi, si assiste all’ottimizzazione dello stato nutrizionale nel 95% dei pazienti. Le condizioni di sovrappeso e obesità, che al T0 erano preponderanti (BMI medio 28,8 kg/m2), alle osservazioni del T2 risultano in miglioramento, con calo ponderale (BMI medio 27,7 kg/m2) e aumento della circonferenza polpaccio (T0: 31,1 cm, T2: 32,2 cm), indice di mantenimento della massa muscolare. Si osserva inoltre, il miglioramento dello stato nutrizionale dei pazienti. Alle valutazioni del T0, il 70% dei pazienti (n.14) presentava uno stato nutrizionale normale e il 30% (n.6) presentava il rischio di malnutrizione. Tra i pazienti a rischio di malnutrizione, viene confermata la diagnosi con i criteri GLIM nell’83,3% dei pazienti (n.5), con condizione di malnutrizione severa. In seguito al follow-up di 6 mesi, il quadro nutrizionale si normalizza mostrando i seguenti risultati: l’80% dei pazienti (n.16) con stato nutrizionale normale e il 20% dei pazienti (n.4) con rischio di malnutrizione; tra coloro risultati a rischio, solo n.1 paziente (25%) risulta effettivamente malnutrito. Si osserva quindi l’efficacia dell’applicazione del test di screening nutrizionale MNA-SF e criteri GLIM nel setting clinico dell’insufficienza renale cronica. Infine, gli indici ematici di funzionalità renale rimangono costanti durante il follow-up, a dimostrazione dell’efficacia dell’intervento dietetico-nutrizionale nel rallentare la progressione della malattia renale. Conclusione: Lo studio in oggetto dimostra come la dietoterapia, applicata nel paziente anziano con insufficienza renale cronica in terapia conservativa, risulti efficace al fine di ottimizzare lo stato nutrizionale e assicurare il compenso metabolico. Lo studio si pone inoltre come uno stimolo all’applicazione, in futuro, del test di screening nutrizionale MNA-SF e dei criteri GLIM nel setting clinico dell’insufficienza renale cronica.
Valutazione dello stato nutrizionale in pazienti anziani con insufficienza renale cronica mediante l'utilizzo del MNA-SF e criteri di GLIM: efficacia dell'intervento dietetico nel miglioramento dello stato nutrizionale.
MAGNANI, CAMILLA
2023/2024
Abstract
Introduzione: L’insufficienza renale cronica (IRC) è una sindrome clinica caratterizzata dalla perdita progressiva della struttura e/o della funzione renale. Si tratta di una condizione notevolmente diffusa nel paziente anziano che comporta significativi costi sanitari, un incremento della mortalità e diverse comorbidità associate. Diversi studi mostrano come, tra le principali condizioni associate all’insufficienza renale cronica, nel paziente anziano, sia presente la condizione di malnutrizione (incidenza dell’11-54%), definita malnutrizione calorico-proteica (PEW). Pertanto, risultano di fondamentale importanza la valutazione dello stato nutrizionale e l’implementazione dell’intervento dietetico-nutrizionale, al fine di rallentare la progressione della malattia renale e raggiungere un adeguato compenso metabolico. Materiali e metodi: È stato condotto uno studio di tipo osservazionale e longitudinale, osservando un campione di 32 pazienti (20 maschi, 62,5% e 12 femmine, 37,5%), di età media 76 anni, affetti da insufficienza renale cronica in terapia conservativa. Sono stati osservati i seguenti parametri reperiti durante la valutazione Dietistica: parametri antropometrici, diagnosi del paziente, stadio di insufficienza renale cronica, presenza o assenza di diabete mellito di tipo 2, valutazione dello stato nutrizionale mediante test di screening MNA-SF e criteri GLIM, esami ematochimici, introiti alimentari mediante recall delle 24 ore. Risultati e discussione: Dallo studio in oggetto è emerso che, in seguito all’intervento nutrizionale e al follow-up di 6 mesi, si assiste all’ottimizzazione dello stato nutrizionale nel 95% dei pazienti. Le condizioni di sovrappeso e obesità, che al T0 erano preponderanti (BMI medio 28,8 kg/m2), alle osservazioni del T2 risultano in miglioramento, con calo ponderale (BMI medio 27,7 kg/m2) e aumento della circonferenza polpaccio (T0: 31,1 cm, T2: 32,2 cm), indice di mantenimento della massa muscolare. Si osserva inoltre, il miglioramento dello stato nutrizionale dei pazienti. Alle valutazioni del T0, il 70% dei pazienti (n.14) presentava uno stato nutrizionale normale e il 30% (n.6) presentava il rischio di malnutrizione. Tra i pazienti a rischio di malnutrizione, viene confermata la diagnosi con i criteri GLIM nell’83,3% dei pazienti (n.5), con condizione di malnutrizione severa. In seguito al follow-up di 6 mesi, il quadro nutrizionale si normalizza mostrando i seguenti risultati: l’80% dei pazienti (n.16) con stato nutrizionale normale e il 20% dei pazienti (n.4) con rischio di malnutrizione; tra coloro risultati a rischio, solo n.1 paziente (25%) risulta effettivamente malnutrito. Si osserva quindi l’efficacia dell’applicazione del test di screening nutrizionale MNA-SF e criteri GLIM nel setting clinico dell’insufficienza renale cronica. Infine, gli indici ematici di funzionalità renale rimangono costanti durante il follow-up, a dimostrazione dell’efficacia dell’intervento dietetico-nutrizionale nel rallentare la progressione della malattia renale. Conclusione: Lo studio in oggetto dimostra come la dietoterapia, applicata nel paziente anziano con insufficienza renale cronica in terapia conservativa, risulti efficace al fine di ottimizzare lo stato nutrizionale e assicurare il compenso metabolico. Lo studio si pone inoltre come uno stimolo all’applicazione, in futuro, del test di screening nutrizionale MNA-SF e dei criteri GLIM nel setting clinico dell’insufficienza renale cronica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/19551