La tracciabilità nel settore agroalimentare è fondamentale per garantire la sicurezza, la qualità e l’autenticità dei prodotti alimentari, soprattutto in un settore così complesso e frammentato. La tecnologia blockchain (BCT) sta emergendo come strumento innovativo utile a rispondere alle crescenti esigenze di trasparenza, non solo all’interno della filiera, ma anche da parte dei consumatori. In questo contesto, il presente lavoro di tesi ha lo scopo di approfondire e studiare l'applicabilità della BCT nella filiera del vino, un settore chiave per l’economia italiana e molto vulnerabile alla contraffazione. In particolare, si è prestato maggiormente attenzione alla percezione dei consumatori italiani verso il vino tracciato tramite BCT. Quest’ultima, infatti, permette ai produttori di raccogliere e diffondere in modo sicuro e trasparente i dati raccolti lungo tutta la filiera del vino, rendendo queste informazioni accessibili al consumatore finale attraverso un codice QR in etichetta. In questo modo, i consumatori possono verificare la sicurezza, l’autenticità e la qualità dei vini che acquistano. Il presente studio è stato realizzato mediante la diffusione di un questionario online rivolto ai consumatori italiani di vino, utilizzando come metodologia il “Technology Acceptance Model” e analizzando i risultati attraverso il Partial Least Squares Structural Equation Model. Dallo studio è emerso che, nonostante la tecnologia blockchain sia ancora poco conosciuta, il 78% dei consumatori italiani sarebbe disposto a pagare un sovrapprezzo per un vino tracciato con BCT. I due principiali motivi di questa scelta risultano essere il poter avere maggiori dettagli sul vino acquistato e sul suo processo produttivo, e il poter verificare l’autenticità del prodotto. Successivamente, si evidenzia come i fattori che maggiormente influenzino il comportamento dei consumatori verso la BCT siano l’utilità percepita, l’attitudine all’utilizzo e il valore percepito, nonostante gli intervistati abbiano dimostrato una certa indecisione verso la tecnologia, probabilmente a causa della scarsa conoscenza sull’argomento. In conclusione, risulta cruciale diffondere maggiori informazioni sui vantaggi che la blockchain può apportare, sia all’interno della filiera che al consumatore finale, e accrescere l’interesse di quest’ultimi verso informazioni più dettagliate sulla qualità e origine del vino.
STUDIO DELLA TECNOLOGIA BLOCKCHAIN COME STRUMENTO PER LA TRACCIABILITÀ DEL VINO: UNA PROSPETTIVA DEI CONSUMATORI
MESSINA, CARLA
2023/2024
Abstract
La tracciabilità nel settore agroalimentare è fondamentale per garantire la sicurezza, la qualità e l’autenticità dei prodotti alimentari, soprattutto in un settore così complesso e frammentato. La tecnologia blockchain (BCT) sta emergendo come strumento innovativo utile a rispondere alle crescenti esigenze di trasparenza, non solo all’interno della filiera, ma anche da parte dei consumatori. In questo contesto, il presente lavoro di tesi ha lo scopo di approfondire e studiare l'applicabilità della BCT nella filiera del vino, un settore chiave per l’economia italiana e molto vulnerabile alla contraffazione. In particolare, si è prestato maggiormente attenzione alla percezione dei consumatori italiani verso il vino tracciato tramite BCT. Quest’ultima, infatti, permette ai produttori di raccogliere e diffondere in modo sicuro e trasparente i dati raccolti lungo tutta la filiera del vino, rendendo queste informazioni accessibili al consumatore finale attraverso un codice QR in etichetta. In questo modo, i consumatori possono verificare la sicurezza, l’autenticità e la qualità dei vini che acquistano. Il presente studio è stato realizzato mediante la diffusione di un questionario online rivolto ai consumatori italiani di vino, utilizzando come metodologia il “Technology Acceptance Model” e analizzando i risultati attraverso il Partial Least Squares Structural Equation Model. Dallo studio è emerso che, nonostante la tecnologia blockchain sia ancora poco conosciuta, il 78% dei consumatori italiani sarebbe disposto a pagare un sovrapprezzo per un vino tracciato con BCT. I due principiali motivi di questa scelta risultano essere il poter avere maggiori dettagli sul vino acquistato e sul suo processo produttivo, e il poter verificare l’autenticità del prodotto. Successivamente, si evidenzia come i fattori che maggiormente influenzino il comportamento dei consumatori verso la BCT siano l’utilità percepita, l’attitudine all’utilizzo e il valore percepito, nonostante gli intervistati abbiano dimostrato una certa indecisione verso la tecnologia, probabilmente a causa della scarsa conoscenza sull’argomento. In conclusione, risulta cruciale diffondere maggiori informazioni sui vantaggi che la blockchain può apportare, sia all’interno della filiera che al consumatore finale, e accrescere l’interesse di quest’ultimi verso informazioni più dettagliate sulla qualità e origine del vino.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/20237