PRESENZA DI INQUINANTI NEL FEGATO DI EMBRIONI DI C. CARETTA: EFFETTI SULLO STATO DI SALUTE

Due to its long life cycle, late sexual maturity and migration, the loggerhead turtle C. caretta is particularly vulnerable to various anthropogenic threats, including microplastic pollution and other chemical contaminants. C. caretta turtle is considered an effective bio-indicator for plastic pollution monitoring, but its effects on turtle health and reproduction need to be further investigated. In this study, the presence of microplastics and polycyclic aromatic hydrocarbons (PAHs) was analyzed in the liver of embryos at different developmental stages (28 and 30) collected from unhatched eggs laid along the Ionian coast of Italy. Embryonic biometrics and liver tissue histology were analyzed by microscopy, immunohistochemistry and Western blot analysis, assessing the potential effects of pollutants on growth and on biomarkers such as melanomacrophages, cytochrome CYP450 and HSP70 protein. The presence of microplastics and PAHs was confirmed respectively in 75% and 70% of the embryos analyzed, supporting the theory of maternal transfer for these contaminants and indicating their abundance and persistence in the embryonic stage. There were no differences in their presence between developmental stages 28 and 30, nor in the levels of biomarkers such as melanomacrophages, CYP450 and HSP70, suggesting a sustained level of stress. Further studies are needed to explore the synergistic negative effects of the presence of microplastics and PAHs on embryonic health.

A causa del suo lungo ciclo di vita, della maturità sessuale tardiva e della migrazione, la tartaruga C. caretta è particolarmente vulnerabile a diverse minacce antropogeniche, tra cui l'inquinamento da microplastiche e da altri contaminanti chimici. La tartaruga C. caretta è considerata un efficace bioindicatore per il monitoraggio dell'inquinamento da plastica, ma i suoi effetti sulla salute e sulla riproduzione delle tartarughe devono essere approfonditi. In questo studio è stata analizzata la presenza di microplastiche e idrocarburi policiclici aromatici (IPA) nel fegato di embrioni a diversi stadi di sviluppo (28 e 30) prelevati da uova non schiuse deposte lungo le coste Ioniche italiane. Le biometrie embrionali e l'istologia del tessuto epatico sono state analizzate mediante microscopia, immunoistochimica e analisi Western blot, valutando i potenziali effetti degli inquinanti sulla crescita e su biomarcatori quali melanomacrofagi, citocromo CYP450 e proteina HSP70. La presenza di microplastiche e IPA è stata confermata rispettivamente nel 75% e nel 70% degli embrioni analizzati, supportando la teoria del trasferimento materno per questi contaminanti e indicando la loro abbondanza e persistenza già allo stadio embrionale. Non sono state riscontrate differenze nella loro presenza tra gli stadi di sviluppo 28 e 30, né nei livelli di biomarcatori come melanomacrofagi, CYP450 e HSP70, suggerendo un livello di stress sostenuto. Sono necessari ulteriori studi per esplorare gli effetti negativi sinergici della presenza di microplastiche e IPA sulla salute embrionale.