Macrofauna vagile associata e struttura di popolazione del Mytilus galloprovincialis Lamark, 1819 lungo la Riviera del Conero (Nord Adriatico)

The Mytilus galloprovincialis Lamark, (1819) commonly known as mediterranean mussel, or ‘mosciolo’ along the Conero Riviera, is a widespread bivalve mollusc in the Adriatic Sea, which has been undergoing a drastic reduction in recent years. Mussels form large beds, creating complex habitats that positively influence local biodiversity. This thesis aims to investigate the population dynamics of M. galloprovincialis and to assess the causes of the decline observed over time. Samples of M. galloprovincialis and associated macrofauna were collected monthly, from March to November 2024, at two study stations along the Ancona coastline in an area of 100 cm2. The results showed faster growth in young individuals than in older ones. The density of recruits, juveniles and adults was very low compared to the data collected over ten years ago in the same area. The sex ratio was strongly skewed towards males. The recruits prefer to adhere to the burrows created by the amphipods on the valves of the adult mussels, rather than the valves themselves. Five alien species were also found among the associated macrofauna. The anomalous sea temperatures and mucilage recorded during the summer probably played an important role in the population dynamics and in the mortality of individuals observed in November.

Il Mytilus galloprovincialis Lamark, (1819) comunemente detto cozza, o “mosciolo” lungo la Riviera del Conero, è un mollusco bivalve molto diffuso in Adriatico, che negli ultimi anni sta subendo una drastica riduzione. I mitili formano grandi banchi, creando habitat complessi che influenzano positivamente la biodiversità locale. Questa tesi ha lo scopo di indagare sulla dinamica della popolazione di M. galloprovincialis e di valutare le cause del declino osservato nel tempo. I campioni di M. galloprovincialis e macrofauna associata sono stati raccolti mensilmente, da marzo a novembre 2024, in due stazioni di studio lungo la costa Anconetana su un’area di 100 cm2. I risultati hanno evidenziato una crescita più rapida nei giovani individui rispetto a quelli più vecchi. La densità di reclute, giovani e adulti è risultata molto bassa rispetto ai dati raccolti oltre dieci anni fa nella stessa area. Il rapporto tra i sessi è risultato fortemente sbilanciato verso i maschi. Le reclute preferiscono aderire alle tane create dagli anfipodi sulle valve dei mitili adulti, piuttosto che aderire direttamente alle valve stesse. Tra la macrofauna associata sono state trovate anche 5 specie aliene. Le temperature marine anomale e le mucillagini registrate durante l'estate hanno probabilmente svolto un ruolo importante nella dinamica di popolazione osservata e nella mortalità degli individui osservata a novembre.