Background: La gestione dei rifiuti sanitari infettivi rappresenta una sfida rilevante per il sistema sanitario, con implicazioni sia ambientali che economiche. In questo contesto, interventi educativi semplici ma mirati possono contribuire in modo significativo a migliorare le conoscenze e i comportamenti degli operatori. Obiettivo: Valutare l’efficacia di un intervento educativo visivo, costituito da una locandina informativa, nel migliorare le conoscenze e le pratiche del personale sanitario in merito alla corretta gestione dei rifiuti infettivi, e analizzarne l’impatto sui costi di smaltimento. Metodi: È stato condotto uno studio osservazionale longitudinale (pre e post-intervento) in quattro ospedali dell’AST Pesaro-Urbino (tre nel gruppo intervento e uno nel gruppo controllo). Un questionario strutturato ad hoc ed effettuato un iniziale fase di validazione (α = 0,83) è stato somministrato al personale prima (luglio-agosto 2024, n = 160) e dopo l’intervento (aprile-maggio 2025, n = 220). L’indice di conoscenza reale è stato calcolato sulla base di 15 item oggettivi. I dati sono stati analizzati tramite test ANOVA, correlazioni e regressione logistica. È stato inoltre esaminato l’andamento dei costi di smaltimento dei rifiuti infettivi confrontando i trimestri febbraio-aprile 2024 (pre-intervento) e lo stesso trimestre 2025 (post-intervento). Risultati: Dopo l’intervento, la conoscenza reale è significativamente aumentata (da 82,7 ± 11,0 a 87,2 ± 11,1; p < 0,001) e la correlazione tra autovalutazione e conoscenza oggettiva è migliorata (r = 0,09 → 0,25; p < 0,01). Il modello di regressione ha evidenziato che un punto in più nell’autovalutazione raddoppia le probabilità di possedere una conoscenza senza errori (OR = 2,08; p = 0,006), mentre atteggiamenti meno favorevoli riducono tale probabilità (OR = 0,57; p = 0,011). In termini economici, si è osservata una riduzione dei costi di smaltimento del –47,9 % presso l’ospedale di Mura-glia (p < 0,05), del –7,9 % a Pesaro (p < 0,05), e una riduzione del –5,4 % a Fano, sebbene quest’ultima non sia risultata statisticamente significativa. Al contrario, nell’ospedale di Urbino, che non ha ricevuto l’intervento, i costi sono aumentati del +12,9 %. Conclusioni: L’esposizione di materiale informativo semplice, progettato in modo chiaro e contestualizzato, si è dimostrata efficace nel migliorare le conoscenze e orientare positivamente le pratiche del personale sanitario, generando allo stesso tempo una riduzione misurabile dei costi. Tali strumenti, se integrati con momenti di formazione pratica e continui richiami visivi, possono rappresentare un modello replicabile per promuovere comportamenti sostenibili nel settore sanitario.
Ecosostenibilità nella gestione dei rifiuti sanitari speciali in ambito ospedaliero: analisi della situazione attuale, sviluppi futuri e proposte di miglioramento.
ONISIM, GALINA
2024/2025
Abstract
Background: La gestione dei rifiuti sanitari infettivi rappresenta una sfida rilevante per il sistema sanitario, con implicazioni sia ambientali che economiche. In questo contesto, interventi educativi semplici ma mirati possono contribuire in modo significativo a migliorare le conoscenze e i comportamenti degli operatori. Obiettivo: Valutare l’efficacia di un intervento educativo visivo, costituito da una locandina informativa, nel migliorare le conoscenze e le pratiche del personale sanitario in merito alla corretta gestione dei rifiuti infettivi, e analizzarne l’impatto sui costi di smaltimento. Metodi: È stato condotto uno studio osservazionale longitudinale (pre e post-intervento) in quattro ospedali dell’AST Pesaro-Urbino (tre nel gruppo intervento e uno nel gruppo controllo). Un questionario strutturato ad hoc ed effettuato un iniziale fase di validazione (α = 0,83) è stato somministrato al personale prima (luglio-agosto 2024, n = 160) e dopo l’intervento (aprile-maggio 2025, n = 220). L’indice di conoscenza reale è stato calcolato sulla base di 15 item oggettivi. I dati sono stati analizzati tramite test ANOVA, correlazioni e regressione logistica. È stato inoltre esaminato l’andamento dei costi di smaltimento dei rifiuti infettivi confrontando i trimestri febbraio-aprile 2024 (pre-intervento) e lo stesso trimestre 2025 (post-intervento). Risultati: Dopo l’intervento, la conoscenza reale è significativamente aumentata (da 82,7 ± 11,0 a 87,2 ± 11,1; p < 0,001) e la correlazione tra autovalutazione e conoscenza oggettiva è migliorata (r = 0,09 → 0,25; p < 0,01). Il modello di regressione ha evidenziato che un punto in più nell’autovalutazione raddoppia le probabilità di possedere una conoscenza senza errori (OR = 2,08; p = 0,006), mentre atteggiamenti meno favorevoli riducono tale probabilità (OR = 0,57; p = 0,011). In termini economici, si è osservata una riduzione dei costi di smaltimento del –47,9 % presso l’ospedale di Mura-glia (p < 0,05), del –7,9 % a Pesaro (p < 0,05), e una riduzione del –5,4 % a Fano, sebbene quest’ultima non sia risultata statisticamente significativa. Al contrario, nell’ospedale di Urbino, che non ha ricevuto l’intervento, i costi sono aumentati del +12,9 %. Conclusioni: L’esposizione di materiale informativo semplice, progettato in modo chiaro e contestualizzato, si è dimostrata efficace nel migliorare le conoscenze e orientare positivamente le pratiche del personale sanitario, generando allo stesso tempo una riduzione misurabile dei costi. Tali strumenti, se integrati con momenti di formazione pratica e continui richiami visivi, possono rappresentare un modello replicabile per promuovere comportamenti sostenibili nel settore sanitario.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/22281