COMPONENTE ITTICA NELLA DIETA DEL PINGUINO DI ADELIA (PYGOSCELIS ADELIAE) E DEL PINGUINO DI PAPUA (PYGOSCELIS PAPUA) AL LARGO DELLA PENISOLA ANTARTICA

This study analysed the fish component of the diet of two penguin species, Pygoscelis adeliae and Pygoscelis papua (family Spheniscidae), through morphological identification and morphometric analysis of otoliths found in the stomach contents of 155 specimens sampled on various islands of the Antarctic Peninsula. A total of 2,256 otoliths were analysed and 1,003 individuals belonging to 13 different species were identified. The most represented species were Champsocephalus gunnari, Trematomus newnesi, Notothenia coriiceps and Pleuragramma antarcticum. Multivariate analyses (LDA, MDS, ANOSIM, SIMPER) showed that the variable that most influences diet is penguin species, with P. papua having a more varied diet that also includes demersal species, dominated by C. gunnari and N. coriiceps, while P. adeliae prefers pelagic species such as T. newnesi and P. antarcticum. The geographical factor (island) also showed a significant influence, while the year of sampling had no significant effect. Among the biological factors, we found a correlation between sex and prey size in some cases: female P. papua preyed on larger specimens of C. gunnari, while female P. adeliae preferred larger individuals of P. antarcticum. Finally, the analysis of otolith morphometry confirmed the accuracy of taxonomic identification, demonstrating the usefulness of these parameters in the study of the diet of fish-eating predators.

In questo studio è stata analizzata la componente ittica della dieta di due specie di pinguini, Pygoscelis adeliae e Pygoscelis papua (famiglia Spheniscidae), attraverso l’identificazione morfologica e l’analisi morfometrica degli otoliti rinvenuti nei contenuti stomacali di 155 esemplari campionati in diverse isole della Penisola Antartica. In totale sono stati analizzati 2256 otoliti e identificati 1003 individui appartenenti a 13 specie diverse. Le specie più rappresentate sono risultate Champsocephalus gunnari, Trematomus newnesi, Notothenia coriiceps e Pleuragramma antarcticum. Le analisi multivariate (LDA, MDS, ANOSIM, SIMPER) hanno evidenziato che la variabile che più influenza la dieta è la specie di pinguino, con P. papua che presenta una dieta più variegata e con presenza anche di specie demersali, dominata da C. gunnari e N. coriiceps, mentre P. adeliae predilige specie pelagiche come T. newnesi e P. antarcticum. Anche il fattore geografico (isola) ha mostrato un’influenza significativa, mentre l’anno di campionamento non ha avuto effetti rilevanti. Tra i fattori biologici, abbiamo trovato una correlazione tra il sesso e la dimensione delle prede in alcuni casi: le femmine di P. papua hanno predato esemplari più grandi di C. gunnari, mentre nei P. adeliae le femmine prediligono individui più grandi di P. antarcticum. Infine, l’analisi della morfometria degli otoliti ha confermato l’accuratezza dell’identificazione tassonomica, dimostrando l’utilità di questi parametri nello studio della dieta dei predatori ittiofagi.