Analisi delle dinamiche concorrenziali nel settore dei media: il caso Mediaset

This thesis examines the competitive evolution of the media sector in Italy, with a focus on Mediaset/MFE, in the transition toward a multi-platform and pan-European ecosystem. The aim is to overcome the traditional analysis centred only on direct competitors by also including indirect and potential rivals, whose influence proves to be crucial. Methodologically, the Bergen and Peteraf framework (market commonality and resource similarity) is applied to map free-to-air broadcasters, pay-TV operators, OTT services, and social media platforms. The analysis, based on institutional sources (AGCOM, corporate reports) and economic-management literature, highlights three main strategic drivers of MFE: leadership in free-to-air television, the development of hybrid OTT models (AVOD and SVOD), and pan-European consolidation, particularly in Spain and Germany. Findings suggest that the pressure from indirect and potential competitors represents not only a threat but also a catalyst for innovation and for reinforcing entry barriers in the media industry.

La tesi esamina l’evoluzione competitiva del settore dei media in Italia, con focus su Mediaset/MFE, nel passaggio a un ecosistema multipiattaforma e paneuropeo. L’obiettivo è superare la tradizionale analisi centrata solo sui concorrenti diretti, includendo anche competitor indiretti e potenziali, la cui influenza si rivela cruciale. Sul piano metodologico, viene applicato il framework di Bergen e Peteraf (market commonality e resource similarity) per mappare broadcaster free-to-air, pay-TV, OTT e piattaforme social. L’indagine, basata su fonti istituzionali (AGCOM, relazioni aziendali) e letteratura economico-manageriale, mette in evidenza tre leve strategiche di MFE: la leadership nella TV in chiaro, lo sviluppo di modelli ibridi OTT (AVOD e SVOD) e il consolidamento paneuropeo, in particolare in Spagna e Germania. I risultati mostrano come le pressioni di concorrenti indiretti e potenziali costituiscano non solo una minaccia, ma anche un motore di innovazione e di rafforzamento delle barriere all’ingresso.