L’alimentazione rappresenta un diritto fondamentale dell’uomo, tutelato da un ampio quadro normativo e da garantire in qualunque circostanza, comprese le situazioni di reclusione all’interno delle prigioni e delle case circondariali, dove tuttavia troppo spesso tale diritto viene ignorato o non rispettato in modo adeguato alle necessità di ognuno. Tramite questo studio osservazionale trasversale è stato possibile analizzare, nello specifico, come tale diritto all’alimentazione sia articolato all’interno della sezione femminile della Casa Circondariale di Villa Fastiggi: l’indagine si è svolta sia attraverso il confronto tra il menù estivo proposto all’interno della struttura e le Linee Guida di Sana Alimentazione, sia tramite colloqui diretti con le detenute e la somministrazione di questionari finalizzati alla valutazione del gradimento del vitto e del rapporto con la propria immagine corporea. In tal modo è stata realizzata una valutazione dell’appropriatezza del vitto estivo e si è ottenuto un riscontro diretto sull’apprezzamento dei piatti offerti tramite i questionari, i quali hanno dimostrato, in generale, un buon gradimento del vitto e, allo stesso tempo, hanno individuato dei punti comuni di possibile miglioramento.
"Alimentazione in ambito penitenziario: uno studio osservazionale trasversale sulla Casa Circondariale di Pesaro"
PIERSANTELLI, FRANCESCA
2024/2025
Abstract
L’alimentazione rappresenta un diritto fondamentale dell’uomo, tutelato da un ampio quadro normativo e da garantire in qualunque circostanza, comprese le situazioni di reclusione all’interno delle prigioni e delle case circondariali, dove tuttavia troppo spesso tale diritto viene ignorato o non rispettato in modo adeguato alle necessità di ognuno. Tramite questo studio osservazionale trasversale è stato possibile analizzare, nello specifico, come tale diritto all’alimentazione sia articolato all’interno della sezione femminile della Casa Circondariale di Villa Fastiggi: l’indagine si è svolta sia attraverso il confronto tra il menù estivo proposto all’interno della struttura e le Linee Guida di Sana Alimentazione, sia tramite colloqui diretti con le detenute e la somministrazione di questionari finalizzati alla valutazione del gradimento del vitto e del rapporto con la propria immagine corporea. In tal modo è stata realizzata una valutazione dell’appropriatezza del vitto estivo e si è ottenuto un riscontro diretto sull’apprezzamento dei piatti offerti tramite i questionari, i quali hanno dimostrato, in generale, un buon gradimento del vitto e, allo stesso tempo, hanno individuato dei punti comuni di possibile miglioramento.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.12075/23733