INTRODUZIONE: una delle principali cause di disabilità in età adulta e geriatrica è rappresentata dall’ictus. Oltre alle compromissioni cognitive e motorie che riducono l’autonomia e la partecipazione alle attività quotidiane, spesso, nei soggetti post-ictus, vi è anche la difficoltà nel gestire più compiti simultaneamente, di natura motoria e cognitiva. SCOPO: lo studio ha avuto l’obiettivo di indagare gli effetti di un training dual-task cognitivo-motorio, ambulatoriale, in soggetti post-ictus in fase cronica, analizzando due diverse intensità di trattamento (bisettimanale vs trisettimanale) e una condizione di controllo (no-training); inoltre, è stata osservata la risposta di 1 soggetto afasico. METODI: sono stati coinvolti 6 soggetti con esiti cronici di ictus: 2 hanno preso parte alle 15 sedute del training con cadenza trisettimanale, 2 soggetti con cadenza bisettimanale e 2 sono stati assegnati al gruppo di controllo (condizione no-training). Gli outcome comprendevano test cognitivi (working memory, attenzione e funzioni esecutive), e motori (deambulazione e equilibrio), oltre a questionari sulla partecipazione sociale. Le valutazioni cognitive e motorie sono state effettuate prima del trattamento (baseline), al termine del training (post-training) e longitudinalmente a 10 settimane dalla fine del trattamento (follow-up), sia ai partecipanti che hanno eseguito il training sia ai soggetti del gruppo no-training. Data la ridotta numerosità del campione, l’analisi dei dati è stata condotta in forma descrittiva. RISULTATI: sono stati riscontrati benefici cognitivi (esecutivi, attentivi, di working-memory visuo-spaziale) e motori (equilibrio, resistenza e velocità del cammino) più ampi nel gruppo trisettimanale rispetto al bisettimanale e alla condizione di controllo (no-training),. Il gruppo bisettimanale ha riportato miglioramenti circoscritti agli outcome cognitivi, con risultati limitati negli outcome motori. L’afasia è risultata un fattore di resistenza agli effetti restitutivi del training, per la parte cognitiva. Dai questionari di partecipazione si sono evidenziati buoni risultati sul benessere e sulla partecipazione sociale. CONCLUSIONE: il training risulta essere un approccio riabilitativo promettente per i soggetti post-ictus. La frequenza trisettimanale sembra più efficace nel determinare miglioramenti cognitivi e motori immediati e persistenti. Sono necessari studi futuri che prevedano un ampliamento del campione al fine di aumentare la consistenza dei risultati raccolti. Parole chiave: ictus, attenzione, funzioni esecutive, cammino, equilibrio, interferenza cognitivo-motoria, dual-task

Training ambulatoriale a doppio compito cognitivo-motorio in soggetti post-ictus, confronto tra diverse intensità di trattamento.

MANCINI, CLARA
2024/2025

Abstract

INTRODUZIONE: una delle principali cause di disabilità in età adulta e geriatrica è rappresentata dall’ictus. Oltre alle compromissioni cognitive e motorie che riducono l’autonomia e la partecipazione alle attività quotidiane, spesso, nei soggetti post-ictus, vi è anche la difficoltà nel gestire più compiti simultaneamente, di natura motoria e cognitiva. SCOPO: lo studio ha avuto l’obiettivo di indagare gli effetti di un training dual-task cognitivo-motorio, ambulatoriale, in soggetti post-ictus in fase cronica, analizzando due diverse intensità di trattamento (bisettimanale vs trisettimanale) e una condizione di controllo (no-training); inoltre, è stata osservata la risposta di 1 soggetto afasico. METODI: sono stati coinvolti 6 soggetti con esiti cronici di ictus: 2 hanno preso parte alle 15 sedute del training con cadenza trisettimanale, 2 soggetti con cadenza bisettimanale e 2 sono stati assegnati al gruppo di controllo (condizione no-training). Gli outcome comprendevano test cognitivi (working memory, attenzione e funzioni esecutive), e motori (deambulazione e equilibrio), oltre a questionari sulla partecipazione sociale. Le valutazioni cognitive e motorie sono state effettuate prima del trattamento (baseline), al termine del training (post-training) e longitudinalmente a 10 settimane dalla fine del trattamento (follow-up), sia ai partecipanti che hanno eseguito il training sia ai soggetti del gruppo no-training. Data la ridotta numerosità del campione, l’analisi dei dati è stata condotta in forma descrittiva. RISULTATI: sono stati riscontrati benefici cognitivi (esecutivi, attentivi, di working-memory visuo-spaziale) e motori (equilibrio, resistenza e velocità del cammino) più ampi nel gruppo trisettimanale rispetto al bisettimanale e alla condizione di controllo (no-training),. Il gruppo bisettimanale ha riportato miglioramenti circoscritti agli outcome cognitivi, con risultati limitati negli outcome motori. L’afasia è risultata un fattore di resistenza agli effetti restitutivi del training, per la parte cognitiva. Dai questionari di partecipazione si sono evidenziati buoni risultati sul benessere e sulla partecipazione sociale. CONCLUSIONE: il training risulta essere un approccio riabilitativo promettente per i soggetti post-ictus. La frequenza trisettimanale sembra più efficace nel determinare miglioramenti cognitivi e motori immediati e persistenti. Sono necessari studi futuri che prevedano un ampliamento del campione al fine di aumentare la consistenza dei risultati raccolti. Parole chiave: ictus, attenzione, funzioni esecutive, cammino, equilibrio, interferenza cognitivo-motoria, dual-task
2024
2025-11-14
Outpatient cognitive-motor dual task training in stroke patients, a comparison of different treatment intensities.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/23952