MODELLARE LA CONOSCENZA DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO Il Complesso dei Cappuccini di Cagli tra interpretazione, conservazione e gestione

The Capuchin Convent of Cagli, located in the province of Pesaro and Urbino, is an integral part of an architectural complex of great historical and cultural significance, characterized by a profound architectural stratification. Built in 1565 on the hill of San Geronzio, it stands on the ruins of the ancient Montefeltro fortress, designed by Francesco di Giorgio Martini in the 15th century. Today, the convent is part of a building complex that includes the remains of the fortress and the Martinian Tower, connected by an underground passageway, testifying to the strategic and defensive importance of the site over the centuries. The complex is also a stop on the Cammino dei Cappuccini, a spiritual and cultural itinerary that traverses the Marche hinterland, connecting sites significant for the birth and spread of the Order of Friars Minor Capuchin. Currently, the convent is in good condition, free of structural issues, thanks to conservation interventions carried out over time combined with continuous use. Although no longer inhabited by the Capuchin friars, it continues to play a significant role as a place of occasional worship, hospitality, and historical memory. The aim of this project is to contribute to the enhancement of the complex through the use of various digital tools, aimed at the interpretation, conservation, and management of the asset as a multi-layered object. The work is structured along three main lines: deepening knowledge, and therefore the interpretation of the asset in its residual physical form, providing a complete picture of the complex's evolution; addressing conservation issues as a process of analysis, documentation, and awareness of the asset, laying the foundations for future interventions and reuse scenarios; and developing management tools through a system capable of archiving, organizing, and updating data over time. The methodology adopted combines the analysis of indirect sources (bibliographic research, historical literature, archival investigations) with direct sources (geometric survey, material analysis, assessment of the state of conservation). The collected data was translated into knowledge models developed at different scales: a 4D digital model shows the historical evolution and architectural stratifications of the complex, while the HBIM model integrates all the collected data, facilitating the technical management of the complex. The result is an operational digital documentation tool structured on two complementary levels. The 4D digital model is a knowledge tool accessible to a wider audience, chronologically reconstructing a previously undocumented evolution. The HBIM model makes all the data relating to the complex accessible, supporting professionals in operational conservation, maintenance, and management activities. Together, the two models represent a bridge between knowledge and technical management, combining historical documentation with advanced digital tools for the site's long-term monitoring and conservation.

Il Convento dei Cappuccini di Cagli, situato nella provincia di Pesaro e Urbino, è parte integrante di un complesso architettonico di grande rilievo storico e culturale, caratterizzato da una profonda stratificazione costruttiva. Edificato nel 1565 sul colle di San Geronzio, sorge sui resti dell’antica rocca di Montefeltro, realizzata su progetto di Francesco di Giorgio Martini nel XV secolo. Ad oggi, il convento è parte di un sistema edificatorio che comprende ciò che resta della rocca e il Torrione martiniano, collegati tramite un camminamento sotterraneo, a testimonianza dell’importanza strategica e difensiva del sito nel corso dei secoli. Il complesso è, inoltre, una delle tappe del Cammino dei Cappuccini, un itinerario spirituale e culturale che attraversa l’entroterra marchigiano, collegando luoghi significativi per la nascita e la diffusione dell’Ordine dei Frati minori cappuccini. Attualmente, il convento si presenta in buone condizioni conservative, privo di criticità strutturali, grazie a interventi di conservazione avvenuti nel tempo uniti a una continuità d’uso. Pur non essendo abitato dai frati cappuccini, continua a mantenere un ruolo significativo come luogo di culto occasionale, accoglienza e memoria storica. L’obiettivo del lavoro è contribuire alla valorizzazione del complesso attraverso l’utilizzo di strumenti digitale differenti, finalizzati all’ interpretazione, conservazione, gestione del bene come oggetto pluristratificato. L’attività si articola lungo tre direttrici principali: approfondire la conoscenza, e quindi l’interpretazione del bene nella sua fisicità residuale, restituendo un quadro completo dell’evoluzione del complesso; affrontare le questioni di conservazione come processo di analisi, documentazione e consapevolezza del bene, ponendo le basi per futuri interventi e scenari di riuso; sviluppare strumenti per la gestione mediante un sistema capace di archiviare, organizzare e aggiornare i dati nel tempo. La metodologia adottata combina l’analisi di fonti indirette (ricerca bibliografica, letteratura storica, indagini archivistiche) con fonti dirette (rilievo geometrico, analisi materica, verifica dello stato di conservazione). I dati raccolti sono stati tradotti in modelli di conoscenza sviluppati su scale differenti: un modello digitale 4D mostra l’evoluzione storica e le stratificazioni architettoniche del complesso, mentre il modello HBIM integra tutti i dati raccolti, facilitando la gestione tecnica del complesso. Il risultato è uno strumento operativo di documentazione digitale articolato su due livelli complementari. Il modello digitale 4D costituisce uno strumento di conoscenza accessibile a un pubblico più ampio, ricostruendo cronologicamente un’evoluzione fino ad ora non documentata in maniera organica. Il modello HBIM rende fruibili tutti i dati relativi al complesso, supportando i professionisti nelle attività operative di conservazione, manutenzione e gestione. Insieme, i due modelli rappresentano un ponte tra fruizione conoscitiva e gestione tecnica, combinando la documentazione storica con strumenti digitali avanzati per il monitoraggio e la conservazione nel lungo periodo del sito.