L’epilessia è un disturbo neurologico che colpisce circa l’1% della popolazione e tutte le fasce d’età e, al fine di migliorare i servizi e l’assistenza dei pazienti con tale diagnosi, nel 1909 è stata fondata l’International League Against Epilepsy. L’epilessia ha inoltre numerosissime comorbidità tra le quali si evincono quelle cardiovascolari. A tal proposito, scopo della mia tesi è quello di analizzare la variabilità di ripolarizzazione ventricolare (RV), indice di rischio di aritmie ventricolari severe, in segnali elettrocardiografici acquisiti durante la manifestazione da parte del paziente di eventi convulsivi. Il sistema cardiovascolare è costituito da un organo propulsore centrale, il cuore, e dai vasi sanguigni distinti in arterie, vene e capillari. Il cuore, che prende il suo nutrimento dalla circolazione coronarica, è localizzato nel mediastino anteriore e presenta al suo interno quattro cavità: due superiori, gli atrii, e due inferiori, i ventricoli. Si evidenziano inoltre anche quattro valvole: la tricuspide, la bicuspide, l’aortica e la polmonare. Le quattro cavità cardiache si contraggono in maniera asincrona grazie al sistema di conduzione del cuore e, in questo modo, garantiscono una buona circolazione sanguigna. La loro contrazione è generata dalla depolarizzazione delle cellule miocardiche a causa di uno stimolo esterno. Ciò comporta la presenza di un’attività elettrica cardiaca che può essere analizzata tramite l’elettrocardiografia (ECG), una tecnica diagnostica che produce un segnale relativo all’andamento nel tempo della differenza di potenziale che sussiste tra due punti della superficie corporea. Si identifica un pattern periodico composto da diverse onde consecutive: l’onda P, il complesso QRS e l’onda T. È possibile acquisire il segnale tramite il posizionamento di elettrodi sul corpo del paziente e, a seconda degli elettrodi considerati e dunque della differenza di potenziale analizzata, si identificano diverse derivazioni: le fondamentali (bipolari), le aumentate (unipolari) e le precordiali (unipolari). Il sistema nervoso (SN) è caratterizzato da cellule nervose chiamate neuroni che, grazie alla loro struttura tipica formata da soma, dendriti e assone, riescono a trasferire tra loro un segnale elettrico tramite giunzioni denominate sinapsi e a creare dunque dei circuiti neuronali. Il tessuto nervoso è inoltre costituito dalle cellule gliali che svolgono una funzione di sostegno per i neuroni e si dividono in astrociti, oligodendrociti, microglia, cellule ependimali, cellule satelliti e cellule di Schwann. In generale, il SN è suddiviso in SN centrale e SN periferico. Il primo è costituito da encefalo e midollo spinale mentre del secondo fanno parte i nervi spinali e cranici. La loro attività sinergica permette a tale sistema di ricevere informazioni, elaborarle e produrre risposte adeguate. L’elettroencefalografia (EEG) è lo strumento diagnostico che permette di analizzare l’attività elettrica cerebrale ed in particolare consente di diagnosticare varie patologie, tra cui l’epilessia. Essa è un disturbo neurologico costituito dall’insorgenza di crisi di breve durata ad occorrenza parossistica. Queste si suddividono in crisi focali e crisi generalizzate a seconda che la scarica coinvolga, rispettivamente, una zona circoscritta o l’intera totalità della corteccia cerebrale. Nel primo caso la sintomatologia può essere motoria, sensoriale, vegetativa o psichica. Nel secondo caso, invece, c’è un’alterazione della coscienza del soggetto con conseguenze nettamente più gravi. L’eziologia dell’epilessia può essere strutturale, genetica, infettiva, metabolica o immunitaria e la terapia attualmente utilizzata è quella farmacologica.
Variabilità elettrocardiografica di ripolarizzazione ventricolare nell'epilessia parziale
GIORDANO, ANGELA
2019/2020
Abstract
L’epilessia è un disturbo neurologico che colpisce circa l’1% della popolazione e tutte le fasce d’età e, al fine di migliorare i servizi e l’assistenza dei pazienti con tale diagnosi, nel 1909 è stata fondata l’International League Against Epilepsy. L’epilessia ha inoltre numerosissime comorbidità tra le quali si evincono quelle cardiovascolari. A tal proposito, scopo della mia tesi è quello di analizzare la variabilità di ripolarizzazione ventricolare (RV), indice di rischio di aritmie ventricolari severe, in segnali elettrocardiografici acquisiti durante la manifestazione da parte del paziente di eventi convulsivi. Il sistema cardiovascolare è costituito da un organo propulsore centrale, il cuore, e dai vasi sanguigni distinti in arterie, vene e capillari. Il cuore, che prende il suo nutrimento dalla circolazione coronarica, è localizzato nel mediastino anteriore e presenta al suo interno quattro cavità: due superiori, gli atrii, e due inferiori, i ventricoli. Si evidenziano inoltre anche quattro valvole: la tricuspide, la bicuspide, l’aortica e la polmonare. Le quattro cavità cardiache si contraggono in maniera asincrona grazie al sistema di conduzione del cuore e, in questo modo, garantiscono una buona circolazione sanguigna. La loro contrazione è generata dalla depolarizzazione delle cellule miocardiche a causa di uno stimolo esterno. Ciò comporta la presenza di un’attività elettrica cardiaca che può essere analizzata tramite l’elettrocardiografia (ECG), una tecnica diagnostica che produce un segnale relativo all’andamento nel tempo della differenza di potenziale che sussiste tra due punti della superficie corporea. Si identifica un pattern periodico composto da diverse onde consecutive: l’onda P, il complesso QRS e l’onda T. È possibile acquisire il segnale tramite il posizionamento di elettrodi sul corpo del paziente e, a seconda degli elettrodi considerati e dunque della differenza di potenziale analizzata, si identificano diverse derivazioni: le fondamentali (bipolari), le aumentate (unipolari) e le precordiali (unipolari). Il sistema nervoso (SN) è caratterizzato da cellule nervose chiamate neuroni che, grazie alla loro struttura tipica formata da soma, dendriti e assone, riescono a trasferire tra loro un segnale elettrico tramite giunzioni denominate sinapsi e a creare dunque dei circuiti neuronali. Il tessuto nervoso è inoltre costituito dalle cellule gliali che svolgono una funzione di sostegno per i neuroni e si dividono in astrociti, oligodendrociti, microglia, cellule ependimali, cellule satelliti e cellule di Schwann. In generale, il SN è suddiviso in SN centrale e SN periferico. Il primo è costituito da encefalo e midollo spinale mentre del secondo fanno parte i nervi spinali e cranici. La loro attività sinergica permette a tale sistema di ricevere informazioni, elaborarle e produrre risposte adeguate. L’elettroencefalografia (EEG) è lo strumento diagnostico che permette di analizzare l’attività elettrica cerebrale ed in particolare consente di diagnosticare varie patologie, tra cui l’epilessia. Essa è un disturbo neurologico costituito dall’insorgenza di crisi di breve durata ad occorrenza parossistica. Queste si suddividono in crisi focali e crisi generalizzate a seconda che la scarica coinvolga, rispettivamente, una zona circoscritta o l’intera totalità della corteccia cerebrale. Nel primo caso la sintomatologia può essere motoria, sensoriale, vegetativa o psichica. Nel secondo caso, invece, c’è un’alterazione della coscienza del soggetto con conseguenze nettamente più gravi. L’eziologia dell’epilessia può essere strutturale, genetica, infettiva, metabolica o immunitaria e la terapia attualmente utilizzata è quella farmacologica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/3651