Questo elaborato ha come obiettivo lo studio del partizionamento delle risorse trofiche, nel Mare Adriatico, tra quattro specie di pesci pelagici tipiche di questo mare, due appartenenti al genere Scomber e due al genere Trachurus, attraverso l’analisi dei contenuti stomacali (ACS) e degli isotopi stabili (AIS) di azoto e carbonio. I campioni di pesci sono stati raccolti durante la campagna oceanografica di survey acustico MEDIAS 2019 nelle GSA 17 e 18, a bordo della nave da ricerca “G. Dallaporta”, nei mesi di giugno e luglio 2019, percorrendo da nord a sud i settori occidentali dell’Adriatico. I campioni sono stati analizzati presso i laboratori dell’Università Politecnica delle Marche e del CNR-IRBIM di Ancona. Scomber colias è risultata essere una specie con una dieta mirata a prede del compartimento pelagico, con un’evidente predisposizione al consumo di taliacei e di eufausiacei, soprattutto nei settori offshore, popolati dagli esemplari di taglia maggiore di questa specie. Anche Scomber scombrus, campionato solamente in aree costiere, si è dimostrato un predatore dello zooplancton, con particolare interesse per taliacei e prede di livello trofico più alto come larve di decapodi, pesci e cefalopodi. Trachurus mediterraneus è risultato essere una specie che attua uno shift del compartimento di predazione con l’aumento di taglia, passando da prede pelagiche di più basso livello trofico come i copepodi a prede del benthos di livello trofico più alto come decapodi bentonici ed anfipodi gammaridei. Gli esemplari di taglia maggiore di tale specie popolano le aree costiere mentre i giovanili quelle a largo della costa. La specie Trachurus trachurus ha evidenziato una preferenza per le aree offshore, mentre non si è potuto osservare un evidente shift della dieta con l’aumento di taglia. Analizzando la ripartizione delle risorse tra specie è emerso che le specie di Scomber e di Trachurus hanno una dieta pressoché simile ma la sovrapposizione di nicchia trofica viene evitata grazie alla segregazione spaziale tra le due specie, evidenziata anche da altri autori, in aree diverse. Le specie di sgombri si distribuiscono nel Mare Adriatico seguendo un gradiente latitudinale, con S. colias maggiormente presente nei settori più meridionali e S. scombrus in quelli settentrionali. Nei tracuri, la possibile sovrapposizione di nicchia viene ostacolata tramite una diversa ripartizione spaziale più legata alla profondità, con gli esemplari di T. trachurus relegati offshore in aree meridionali di elevate profondità e quelli di T. mediterraneus maggiormente presenti in aree settentrionali a basse profondità. Dalle variabili oceanografiche si è evinto come quest’ultime possano avere un ruolo importante nella ripartizione delle risorse tra le specie. Le AIS combinate delle quattro specie hanno mostrato come queste abbiano una posizione trofica simile ma si distribuiscano a distanze differenti dalla costa. Si sono infine combinati i valori isotopici di sgombri e tracuri con quelli di specie del Mediterraneo di livelli trofici differenti. La risultante posizione intermedia occupata dalle specie oggetto di questo studio è la conferma di come queste abbiano un ruolo centrale nel trasferimento di energia nelle reti trofiche marine, dai livelli più bassi a quelli più alti.

RIPARTIZIONE DELLE RISORSE TRA PICCOLI PESCI PELAGICI (SCOMBER SPP., TRACHURUS SPP.) NEL MARE ADRIATICO: UN APPROCCIO INTEGRATO TRAMITE ANALISI DEI CONTENUTI STOMACALI E DEGLI ISOTOPI STABILI

CASSATELLA, SACHA
2019/2020

Abstract

Questo elaborato ha come obiettivo lo studio del partizionamento delle risorse trofiche, nel Mare Adriatico, tra quattro specie di pesci pelagici tipiche di questo mare, due appartenenti al genere Scomber e due al genere Trachurus, attraverso l’analisi dei contenuti stomacali (ACS) e degli isotopi stabili (AIS) di azoto e carbonio. I campioni di pesci sono stati raccolti durante la campagna oceanografica di survey acustico MEDIAS 2019 nelle GSA 17 e 18, a bordo della nave da ricerca “G. Dallaporta”, nei mesi di giugno e luglio 2019, percorrendo da nord a sud i settori occidentali dell’Adriatico. I campioni sono stati analizzati presso i laboratori dell’Università Politecnica delle Marche e del CNR-IRBIM di Ancona. Scomber colias è risultata essere una specie con una dieta mirata a prede del compartimento pelagico, con un’evidente predisposizione al consumo di taliacei e di eufausiacei, soprattutto nei settori offshore, popolati dagli esemplari di taglia maggiore di questa specie. Anche Scomber scombrus, campionato solamente in aree costiere, si è dimostrato un predatore dello zooplancton, con particolare interesse per taliacei e prede di livello trofico più alto come larve di decapodi, pesci e cefalopodi. Trachurus mediterraneus è risultato essere una specie che attua uno shift del compartimento di predazione con l’aumento di taglia, passando da prede pelagiche di più basso livello trofico come i copepodi a prede del benthos di livello trofico più alto come decapodi bentonici ed anfipodi gammaridei. Gli esemplari di taglia maggiore di tale specie popolano le aree costiere mentre i giovanili quelle a largo della costa. La specie Trachurus trachurus ha evidenziato una preferenza per le aree offshore, mentre non si è potuto osservare un evidente shift della dieta con l’aumento di taglia. Analizzando la ripartizione delle risorse tra specie è emerso che le specie di Scomber e di Trachurus hanno una dieta pressoché simile ma la sovrapposizione di nicchia trofica viene evitata grazie alla segregazione spaziale tra le due specie, evidenziata anche da altri autori, in aree diverse. Le specie di sgombri si distribuiscono nel Mare Adriatico seguendo un gradiente latitudinale, con S. colias maggiormente presente nei settori più meridionali e S. scombrus in quelli settentrionali. Nei tracuri, la possibile sovrapposizione di nicchia viene ostacolata tramite una diversa ripartizione spaziale più legata alla profondità, con gli esemplari di T. trachurus relegati offshore in aree meridionali di elevate profondità e quelli di T. mediterraneus maggiormente presenti in aree settentrionali a basse profondità. Dalle variabili oceanografiche si è evinto come quest’ultime possano avere un ruolo importante nella ripartizione delle risorse tra le specie. Le AIS combinate delle quattro specie hanno mostrato come queste abbiano una posizione trofica simile ma si distribuiscano a distanze differenti dalla costa. Si sono infine combinati i valori isotopici di sgombri e tracuri con quelli di specie del Mediterraneo di livelli trofici differenti. La risultante posizione intermedia occupata dalle specie oggetto di questo studio è la conferma di come queste abbiano un ruolo centrale nel trasferimento di energia nelle reti trofiche marine, dai livelli più bassi a quelli più alti.
2019
2021-05-26
RESOURCE PARTITIONING AMONG SMALL PELAGIC FISHES (SCOMBER SPP., TRACHURUS SPP.) IN THE ADRIATIC SEA: AN INTEGRATED APPROACH THROUGH STOMACH CONTENTS AND STABLE ISOTOPE ANALYSES
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/4474