SARS-CoV-2 is a novel strain of Coronaviridae, previously non-identified in humans. It is highly contagious and the human-to-human transmission is possible via close contact with a confirmed or probable case, for example in home or hospital environments. Contagion within a family unit is considered to be a critical viral transmission route. Cases that do not require hospitalization or which has been already discharged from clinical care, as well as asimptomatic cases and mildly symptomatic patients that have been in contact with confirmed cases, must adhere to a strict policy of home isolation to avoid viral spread. However, in home nursing care activities during the pandemic in the Area Vasta 1 of the Marche Region, it has been observed that such isolation of potential or confirmed cases can not be put into action in certain family units. In order to analyze the factors influencing patient isolation in family units, a transversal observational study was conducted on 32 Covid-19 home care patients by volunteering nurses in the Area Vasta 1 (district of Fano-Fossombrone) and Area Vasta 2 (district of Senigallia). During the study, the following data were collected: - Social and demographic patient data; - Adherence to the safety measures recommended by the Istituto Superiore di Sanita’ ISS. Subsequently, data were organized in a grid to facilitate the evaluation of the social/clinical/environmental conditions of each patient. Results showed that the home environment and the social background negatively influence the compliance to the home quarantine policies, which were critically infringed in 25% of the cases. Further, 55.6% of patients were living together with relatives at high risk of developing serious symptoms due to age factor or presence of co-morbidities. The identification of the factors that are major obstacles for the compliance to measures of prevention and control of viral spread, will allow us to build an algorhitm to assess the risck level in a family unit. Such a tool will be applied directly by home care nurses, to identify the subjects at risk. Application of such tool will lower the risk of virus transmission by removing impeding causes, by implementing control policies when possible, and/or by adopting adequate measures such as transfering the patients in suitable structures.

Il SARS-CoV-2 è un nuovo ceppo di coronavirus, mai identificato precedentemente nell'uomo. E’ altamente contagioso e Può essere trasmesso da persona a persona tramite un contatto stretto con un caso probabile o confermato, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario. Il contagio inter-familiare è considerato una importante via di diffusione del virus. Il mantenimento di rigorose norme di isolamento domiciliare per i soggetti positivi che non richiedono l’ospedalizzazione o che sono stati dimessi dall’ospedale, così come per i soggetti asintomatici o paucisintomatici in isolamento fiduciario a seguito di un contatto con casi accertati, è necessario per impedire la diffusione del virus. Tuttavia, l'attività di assistenza domiciliare in corso nel periodo pandemico nella Area Vasta1 della Regione Marche ha rilevato, come in alcuni nuclei familiari non sia possibile mettere in pratica le raccomandazioni per un corretto isolamento fiduciario inter-familiare e per i familiari che li assistono. Per analizzare le caratteristiche familiari ed ambientali necessarie all’isolamento del paziente, uno studio osservazionale trasversale è stato condotto dagli infermieri operanti in ADI, su 32 pazienti gestiti a domicilio sul territorio dell’Area Vasta 1 distretto di Fano e Fossombrone, e Area Vasta 2, distretto di Senigallia. Durante lo studio sono stati rilevati i seguenti dati: - le caratteristiche socio-demografiche e cliniche dei pazienti oggetto dello studio - presenza delle condizioni minime per il rispetto delle misure raccomandate dall’ Istituto Superiore Sanità ISS. Successivamente, i dati sono stati organizzati in una griglia per la valutazione delle condizioni socio/clinico/ambientali dei pazienti. Dallo studio è emerso che le caratteristiche del contesto sociale e dell’ambiente domestico, influiscono negativamente sul rispetto delle norme per l’isolamento domiciliare. In un caso ogni quattro infatti, l’operatore ha individuato una criticità nella possibilità di fare un corretto isolamento domiciliare. E’ inoltre emerso come tra i soggetti positivi al COVID 19, vi sia una maggiore consapevolezza dell’importanza e dell’osservazione delle norme di isolamento sociale Inoltre, il 55.6% dei pazienti affetti da SARS-COV-2vive insieme a familiari ad alto rischio di sviluppare sintomi gravi a causa di fattori critici come eta’ e presenza di condizioni cliniche aggiuntive di comorbosità. L'individuazione delle caratteristiche che sono risultate da ostacolo alla implementazione delle misure di prevenzione e controllo della diffusione del virus pandemico, consentirà la costruzione di un algoritmo per stabilire il livello di rischio del nucleo familiare. Questo metodo potra’ essere applicato direttamente dagli operatori sanitari dell’assistenza domiciliare per l’individuazione dei soggetti a rischio. L'applicazione dello strumento consentirà di ridurre il rischio di trasmissione mediante la rimozione delle cause ostacolanti, l’implementazione delle raccomandazioni per il controllo, ove possibile, e/o l'adozione di misure adeguate, ad esempio il trasferimento in strutture idonee delle persone affette dalla malattia che non sono risultate in grado di mantenere un corretto isolamento.

L'assistenza domiciliare integrata, opportunità per la gestione dei casi e dei contatti di COVID19.

RONDINA, TOMMASO
2019/2020

Abstract

SARS-CoV-2 is a novel strain of Coronaviridae, previously non-identified in humans. It is highly contagious and the human-to-human transmission is possible via close contact with a confirmed or probable case, for example in home or hospital environments. Contagion within a family unit is considered to be a critical viral transmission route. Cases that do not require hospitalization or which has been already discharged from clinical care, as well as asimptomatic cases and mildly symptomatic patients that have been in contact with confirmed cases, must adhere to a strict policy of home isolation to avoid viral spread. However, in home nursing care activities during the pandemic in the Area Vasta 1 of the Marche Region, it has been observed that such isolation of potential or confirmed cases can not be put into action in certain family units. In order to analyze the factors influencing patient isolation in family units, a transversal observational study was conducted on 32 Covid-19 home care patients by volunteering nurses in the Area Vasta 1 (district of Fano-Fossombrone) and Area Vasta 2 (district of Senigallia). During the study, the following data were collected: - Social and demographic patient data; - Adherence to the safety measures recommended by the Istituto Superiore di Sanita’ ISS. Subsequently, data were organized in a grid to facilitate the evaluation of the social/clinical/environmental conditions of each patient. Results showed that the home environment and the social background negatively influence the compliance to the home quarantine policies, which were critically infringed in 25% of the cases. Further, 55.6% of patients were living together with relatives at high risk of developing serious symptoms due to age factor or presence of co-morbidities. The identification of the factors that are major obstacles for the compliance to measures of prevention and control of viral spread, will allow us to build an algorhitm to assess the risck level in a family unit. Such a tool will be applied directly by home care nurses, to identify the subjects at risk. Application of such tool will lower the risk of virus transmission by removing impeding causes, by implementing control policies when possible, and/or by adopting adequate measures such as transfering the patients in suitable structures.
2019
2020-07-25
Integrated Home Care, opportunities for COVID19 cases and contacts management.
Il SARS-CoV-2 è un nuovo ceppo di coronavirus, mai identificato precedentemente nell'uomo. E’ altamente contagioso e Può essere trasmesso da persona a persona tramite un contatto stretto con un caso probabile o confermato, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario. Il contagio inter-familiare è considerato una importante via di diffusione del virus. Il mantenimento di rigorose norme di isolamento domiciliare per i soggetti positivi che non richiedono l’ospedalizzazione o che sono stati dimessi dall’ospedale, così come per i soggetti asintomatici o paucisintomatici in isolamento fiduciario a seguito di un contatto con casi accertati, è necessario per impedire la diffusione del virus. Tuttavia, l'attività di assistenza domiciliare in corso nel periodo pandemico nella Area Vasta1 della Regione Marche ha rilevato, come in alcuni nuclei familiari non sia possibile mettere in pratica le raccomandazioni per un corretto isolamento fiduciario inter-familiare e per i familiari che li assistono. Per analizzare le caratteristiche familiari ed ambientali necessarie all’isolamento del paziente, uno studio osservazionale trasversale è stato condotto dagli infermieri operanti in ADI, su 32 pazienti gestiti a domicilio sul territorio dell’Area Vasta 1 distretto di Fano e Fossombrone, e Area Vasta 2, distretto di Senigallia. Durante lo studio sono stati rilevati i seguenti dati: - le caratteristiche socio-demografiche e cliniche dei pazienti oggetto dello studio - presenza delle condizioni minime per il rispetto delle misure raccomandate dall’ Istituto Superiore Sanità ISS. Successivamente, i dati sono stati organizzati in una griglia per la valutazione delle condizioni socio/clinico/ambientali dei pazienti. Dallo studio è emerso che le caratteristiche del contesto sociale e dell’ambiente domestico, influiscono negativamente sul rispetto delle norme per l’isolamento domiciliare. In un caso ogni quattro infatti, l’operatore ha individuato una criticità nella possibilità di fare un corretto isolamento domiciliare. E’ inoltre emerso come tra i soggetti positivi al COVID 19, vi sia una maggiore consapevolezza dell’importanza e dell’osservazione delle norme di isolamento sociale Inoltre, il 55.6% dei pazienti affetti da SARS-COV-2vive insieme a familiari ad alto rischio di sviluppare sintomi gravi a causa di fattori critici come eta’ e presenza di condizioni cliniche aggiuntive di comorbosità. L'individuazione delle caratteristiche che sono risultate da ostacolo alla implementazione delle misure di prevenzione e controllo della diffusione del virus pandemico, consentirà la costruzione di un algoritmo per stabilire il livello di rischio del nucleo familiare. Questo metodo potra’ essere applicato direttamente dagli operatori sanitari dell’assistenza domiciliare per l’individuazione dei soggetti a rischio. L'applicazione dello strumento consentirà di ridurre il rischio di trasmissione mediante la rimozione delle cause ostacolanti, l’implementazione delle raccomandazioni per il controllo, ove possibile, e/o l'adozione di misure adeguate, ad esempio il trasferimento in strutture idonee delle persone affette dalla malattia che non sono risultate in grado di mantenere un corretto isolamento.
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