Analisi preliminare di un forno solare portatile con materiale a cambiamento di fase a base di xilitolo

Attualmente l’energia solare rappresenta una valida alternativa all’utilizzo di combustibili fossili, questi ultimi nocivi per l’ambiente e per l’uomo. Uno dei principali limiti nell’utilizzo dell’energia solare, però, è rappresentato dalla sua discontinuità dovuta all’alternanza giorno/notte e alla variabilità dei fenomeni metereologici. Per sopperire a ciò, negli ultimi anni sono state studiate e sviluppate delle tecnologie finalizzate all’accumulo di detta energia. Nel presente lavoro, in particolare, viene analizzato un forno solare con un sistema di accumulo di energia termica a base di xilitolo. Dopo una breve illustrazione delle modalità di costruzione del forno solare in questione, vengono esaminati i c.d. PCM, vale a dire i materiali a cambiamento di fase, tra i quali vi è, appunto, lo xilitolo. Vengono, dunque, impiegate procedure standardizzate per l’acquisizione dei dati sperimentali, al fine di effettuare una comparazione con i dati ricavati da test, sul medesimo forno, senza l’utilizzo di materiali a cambiamento di fase.