L’alluminio è uno dei principali componenti della crosta terrestre, è presente sotto varie forme nei terreni coltivati e di conseguenza nei prodotti dell’agricoltura e della pastorizia che sono alla base dell’alimentazione umana. Il suo impiego in campo industriale risale al 1888, con la scoperta del processo di estrazione dell’alluminio metallico dalla bauxite, che ha rappresentato una importante innovazione nella tecnologia metallurgica. Già dal 1911 è entrato in campo alimentare quando con un foglio di alluminio è stata “incartata” una barretta di cioccolato ed oggi è molto usato sotto forma di pentole, padelle, teglie, caffettiere ed oggetti monouso quali vaschette e fogli. La scienza medica ha studiato gli effetti dell’alluminio sulla popolazione giungendo alla conclusione che, escludendo le esposizioni professionali, la maggiore fonte di esposizione è la dieta alimentare. La presenza naturale di alluminio negli alimenti può essere incrementa dal suo trasferimento dai contenitori usati per prepararli e conservarli e questo processo dipende anche dal tipo di alimenti, dal modo con cui vengono utilizzati e dalle modalità e dal tempo di conservazione. Sono state pertanto individuate le buone pratiche di utilizzo e sono state stabilite dalla normativa le relative avvertenze, affinché i consumatori possano limitare la contaminazione degli alimenti. Il presente lavoro si pone l’obiettivo di indagare sul livello di consapevolezza del rischio e della conoscenza da parte della popolazione delle buone pratiche di comportamento nell’uso dei Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti (MOCA) in alluminio. Il lavoro si articola in due parti. La prima, descrittiva, è composta di tre capitoli e tratta dapprima la storia, il significato dell’alluminio nel mondo e la normativa di riferimento. Nel secondo capitolo lo specifico argomento dei MOCA in alluminio nelle sue varie forme. Nel terzo capitolo gli effetti dell’esposizione sulla popolazione. In tale capitolo, sono descritte le fonti di esposizione, i fenomeni di migrazione, gli aspetti tossicologici ed i valori di riferimento. Nella seconda parte, di tipo sperimentale, che coincide con il capitolo IV e che rappresenta il cuore del lavoro, viene descritta l’indagine conoscitiva individuata come strumento per raggiungere l’obiettivo della tesi. Sono state formulate delle domande costruite ad hoc a cui ne sono state aggiunte altre tratte dal BFR consumer monitor – 2017 , allo scopo di poterne confrontare i risultati. Il questionario è stato somministrato ad un campione della popolazione della provincia di Ancona e ne sono stati raccolti e commentati i dati. I risultati forniscono alcuni elementi di riflessione che vengono riportati nelle conclusioni.

Esposizione all'alluminio derivante dal contatto alimentare: studio sulla percezione del rischio tra i consumatori

PEPPOLONI, FRANCESCO
2018/2019

Abstract

L’alluminio è uno dei principali componenti della crosta terrestre, è presente sotto varie forme nei terreni coltivati e di conseguenza nei prodotti dell’agricoltura e della pastorizia che sono alla base dell’alimentazione umana. Il suo impiego in campo industriale risale al 1888, con la scoperta del processo di estrazione dell’alluminio metallico dalla bauxite, che ha rappresentato una importante innovazione nella tecnologia metallurgica. Già dal 1911 è entrato in campo alimentare quando con un foglio di alluminio è stata “incartata” una barretta di cioccolato ed oggi è molto usato sotto forma di pentole, padelle, teglie, caffettiere ed oggetti monouso quali vaschette e fogli. La scienza medica ha studiato gli effetti dell’alluminio sulla popolazione giungendo alla conclusione che, escludendo le esposizioni professionali, la maggiore fonte di esposizione è la dieta alimentare. La presenza naturale di alluminio negli alimenti può essere incrementa dal suo trasferimento dai contenitori usati per prepararli e conservarli e questo processo dipende anche dal tipo di alimenti, dal modo con cui vengono utilizzati e dalle modalità e dal tempo di conservazione. Sono state pertanto individuate le buone pratiche di utilizzo e sono state stabilite dalla normativa le relative avvertenze, affinché i consumatori possano limitare la contaminazione degli alimenti. Il presente lavoro si pone l’obiettivo di indagare sul livello di consapevolezza del rischio e della conoscenza da parte della popolazione delle buone pratiche di comportamento nell’uso dei Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti (MOCA) in alluminio. Il lavoro si articola in due parti. La prima, descrittiva, è composta di tre capitoli e tratta dapprima la storia, il significato dell’alluminio nel mondo e la normativa di riferimento. Nel secondo capitolo lo specifico argomento dei MOCA in alluminio nelle sue varie forme. Nel terzo capitolo gli effetti dell’esposizione sulla popolazione. In tale capitolo, sono descritte le fonti di esposizione, i fenomeni di migrazione, gli aspetti tossicologici ed i valori di riferimento. Nella seconda parte, di tipo sperimentale, che coincide con il capitolo IV e che rappresenta il cuore del lavoro, viene descritta l’indagine conoscitiva individuata come strumento per raggiungere l’obiettivo della tesi. Sono state formulate delle domande costruite ad hoc a cui ne sono state aggiunte altre tratte dal BFR consumer monitor – 2017 , allo scopo di poterne confrontare i risultati. Il questionario è stato somministrato ad un campione della popolazione della provincia di Ancona e ne sono stati raccolti e commentati i dati. I risultati forniscono alcuni elementi di riflessione che vengono riportati nelle conclusioni.
2018
2020-04-16
Exposure to aluminium from food contact: study of risk perception among consumers
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Descrizione: *Esposizione all’alluminio derivante dal contatto alimentare: studio sulla percezione del rischio tra i consumatori
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/5886