Underwater photography is an activity that is increasing in popularity. It has positive effects from different points of view such as conservation awareness and citizen science. Often, however, photographers neglect the environmental factor and engage in potentially damaging behaviours to the marine environment. This study aimed to understand recreational divers’ and underwater photographers’ perceptions of the marine environment, also verifying the frequency of infringements of underwater codes of conduct. Through questionnaires and direct observations, 84 divers were studied in three Italian MPAs in the summer of 2021. The difference between recreational divers and underwater photographers was stark, showing a much higher number of infractions among the most involved photographers. The knowledge of the effects of their behaviour on the marine environment did not, however, show any differences between the two categories, indicating a full awareness of their actions on the part of photographers. To make underwater photography less impacting on dive sites, contributing to an increase in carrying capacity and positive environmental and economic effects, it is important to make some considerations on the management of the activity. Awareness campaigns, pre-dive briefings and the drafting of low impact underwater photography courses can help to manage the next generations of underwater photographers.

La fotografia subacquea è un'attività che sta diventando sempre più popolare. Questa pratica può portare a effetti positivi da diversi punti di vista. Le fotografie possono infatti portare l’osservatore a una maggiore consapevolezza ambientale e possono essere utili in attività di citizen science. Spesso, tuttavia, i fotografi trascurano il fattore ambientale e hanno comportamenti potenzialmente dannosi per l'ambiente marino. Questo studio mira a comprendere la percezione dell'ambiente marino da parte dei subacquei ricreativi e dei fotografi subacquei, verificando anche la frequenza delle violazioni dei codici di condotta subacquei. Attraverso questionari e osservazioni dirette, 84 subacquei sono stati studiati in tre AMP italiane durante l’estate del 2021. Durante le immersioni, sono state contate tutte le infrazioni commesse dai subacquei e sono state catalogate per tipologia, riportando minuto di immersione, posizione nel gruppo del subacqueo, pendenza e tipologia del substrato e gli eventuali effetti su di esso. Grazie ai questionari, sono stati invece ottenute informazioni socio demografiche sui subacquei, la loro percezione degli effetti delle loro azioni in immersione, la loro conoscenza dei regolamenti delle AMP, e un’autovalutazione sulle eventuali infrazioni da loro commesse. Dall’analisi statistica dei risultati, la differenza tra subacquei ricreativi e fotografi subacquei è stata netta, mostrando un numero di infrazioni molto più elevato tra i fotografi più coinvolti. In particolare, la pratica della fotografia subacquea a livello avanzato è stata individuata come unica variabile strettamente legata a un alto numero di infrazioni. Educazione ambientale, esperienza subacquea e conoscenza delle regole non si sono rilevate variabili significativamente correlate con le infrazioni. La conoscenza degli effetti del loro comportamento sull'ambiente marino non ha mostrato differenze tra le categorie ‘subacquei’ e ‘fotografi’, indicando una piena consapevolezza delle proprie azioni da parte dei fotografi. Per rendere la fotografia subacquea meno impattante sui siti di immersione, contribuendo ad un aumento della capacità di carico e a degli effetti positivi di carattere ambientale ed economico, è importante fare alcune considerazioni sulla gestione dell'attività. Campagne di sensibilizzazione, briefing pre-immersione e redazione di corsi di fotografia subacquea a basso impatto possono aiutare a gestire le prossime generazioni di fotografi subacquei. Allo stesso modo, questo studio pone le basi per ulteriori approfondimenti riguardanti eventuali differenze tra aree protette e non protette, oltre alla possibilità di studiare ambienti tropicali dove il turismo fotografico è molto attivo.

CONSERVAZIONE O DEGRADAZIONE? VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEI FOTOGRAFI SUBACQUEI NELLE AREE MARINE PROTETTE ITALIANE

TOSO, YANN
2020/2021

Abstract

Underwater photography is an activity that is increasing in popularity. It has positive effects from different points of view such as conservation awareness and citizen science. Often, however, photographers neglect the environmental factor and engage in potentially damaging behaviours to the marine environment. This study aimed to understand recreational divers’ and underwater photographers’ perceptions of the marine environment, also verifying the frequency of infringements of underwater codes of conduct. Through questionnaires and direct observations, 84 divers were studied in three Italian MPAs in the summer of 2021. The difference between recreational divers and underwater photographers was stark, showing a much higher number of infractions among the most involved photographers. The knowledge of the effects of their behaviour on the marine environment did not, however, show any differences between the two categories, indicating a full awareness of their actions on the part of photographers. To make underwater photography less impacting on dive sites, contributing to an increase in carrying capacity and positive environmental and economic effects, it is important to make some considerations on the management of the activity. Awareness campaigns, pre-dive briefings and the drafting of low impact underwater photography courses can help to manage the next generations of underwater photographers.
2020
2021-10-22
CONSERVATION OR DEGRADATION? ASSESSING THE BEHAVIOUR OF UNDERWATER PHOTOGRAPHERS IN ITALIAN MARINE PROTECTED AREAS
La fotografia subacquea è un'attività che sta diventando sempre più popolare. Questa pratica può portare a effetti positivi da diversi punti di vista. Le fotografie possono infatti portare l’osservatore a una maggiore consapevolezza ambientale e possono essere utili in attività di citizen science. Spesso, tuttavia, i fotografi trascurano il fattore ambientale e hanno comportamenti potenzialmente dannosi per l'ambiente marino. Questo studio mira a comprendere la percezione dell'ambiente marino da parte dei subacquei ricreativi e dei fotografi subacquei, verificando anche la frequenza delle violazioni dei codici di condotta subacquei. Attraverso questionari e osservazioni dirette, 84 subacquei sono stati studiati in tre AMP italiane durante l’estate del 2021. Durante le immersioni, sono state contate tutte le infrazioni commesse dai subacquei e sono state catalogate per tipologia, riportando minuto di immersione, posizione nel gruppo del subacqueo, pendenza e tipologia del substrato e gli eventuali effetti su di esso. Grazie ai questionari, sono stati invece ottenute informazioni socio demografiche sui subacquei, la loro percezione degli effetti delle loro azioni in immersione, la loro conoscenza dei regolamenti delle AMP, e un’autovalutazione sulle eventuali infrazioni da loro commesse. Dall’analisi statistica dei risultati, la differenza tra subacquei ricreativi e fotografi subacquei è stata netta, mostrando un numero di infrazioni molto più elevato tra i fotografi più coinvolti. In particolare, la pratica della fotografia subacquea a livello avanzato è stata individuata come unica variabile strettamente legata a un alto numero di infrazioni. Educazione ambientale, esperienza subacquea e conoscenza delle regole non si sono rilevate variabili significativamente correlate con le infrazioni. La conoscenza degli effetti del loro comportamento sull'ambiente marino non ha mostrato differenze tra le categorie ‘subacquei’ e ‘fotografi’, indicando una piena consapevolezza delle proprie azioni da parte dei fotografi. Per rendere la fotografia subacquea meno impattante sui siti di immersione, contribuendo ad un aumento della capacità di carico e a degli effetti positivi di carattere ambientale ed economico, è importante fare alcune considerazioni sulla gestione dell'attività. Campagne di sensibilizzazione, briefing pre-immersione e redazione di corsi di fotografia subacquea a basso impatto possono aiutare a gestire le prossime generazioni di fotografi subacquei. Allo stesso modo, questo studio pone le basi per ulteriori approfondimenti riguardanti eventuali differenze tra aree protette e non protette, oltre alla possibilità di studiare ambienti tropicali dove il turismo fotografico è molto attivo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/605