The aim of this study was the biodiversity determination of the deep-sea suprabenthic and zooplanktonic communities of two sub-marine canyons of southern Italy (Ionian Sea): The Amendolara canyon and the Squillace canyon. The suprabenthos was sampled with a Macer-Giroq sledge (with a 0.5 mm net), and zooplankton with a Nansen net (0.2 mm). Suprabenthic samples were collected at approx. 400, 600 and 1500 m, while the zooplanktonic samples were collected near these bathymetries, but in the Deep Scattering Layer, at approx. 500 m. The sampled animals were identified at the lowest taxonomic level as possible, and a stable isotope analysis of carbon and nitrogen was carried out on the most abundant species, in order to study the deep-sea food web functioning, both for suprabenthos and zooplankton. At Amendolara canyon, a total of 1650 animals were counted and identified, mostly amphipods (i.e. Rhachotropis spp.), and 2770 zooplanktonic animals, with a prevalence of calanoid copepods (i.e. Calanus helgolandicus, Euchaeta spp., etc.). At Squillace, a total of 910 suprabenthic animals were counted and identified, with a prevalence of amphipods, and 1978 zooplanktonic animals, mainly composed by copepods. The suprabenthic abundances and biodiversity showed a general decrease moving towards the deepest bathymetries of the canyons, while the zooplankton showed an opposite trend, reducing their abundances and biodiversity moving towards the deepest sites. The Amendolara canyon showed a higher biodiversity compared to the Squillace one. However, the PERMANOVA test showed that these differences were statistically not significant. The food-web fuctioning study revealed a large number of detritivores, in the case of suprabenthos, due to the canyon contribution in the transportation of the organic matter from the land. The zooplanktonic communities showed a clear prevalence of carnivorous animals, more abundant in the lowest depths, where a higher chlorophyll a concentration at surface was recorded by satellite data. The suprabenthic communities, being part of Benthic Boundary Layer, are more affected by the action of the canyon, while the zooplanktonic, being part of Deep Scattering Layer, are more affected by the vertical fluxes of organic matter from the surface.

Questo studio si è prefisso come obiettivo lo studio della biodiversità delle comunità suprabentoniche e zooplanctoniche profonde di due canyon sottomarini del sud Italia (mar Ionio): il canyon di Amendolara e il canyon di Squillace. Il suprabenthos è stato campionato con una slitta Macer-Giroq (rete con maglia da 0,5 mm), mentre lo zooplancton è stato campionato con retino di tipo Nansen (rete con maglia da 0,2 mm). I campioni di suprabenthos sono stati ottenuti da profondità di circa 400, 600 e 1500 m, mentre lo zooplancton è stato campionato nel Deep Scattering layer, intorno a 500 m, in prossimità delle profondità in cui è stato campionato il suprabenthos. Gli animali campionati sono stati identificati al livello tassonomico più basso possibile, e sulle specie più abbondanti si è proceduto con l’analisi degli isotopi stabili del carbonio e dell’azoto, al fine di studiare il funzionamento delle reti trofiche profonde di suprabenthos e zooplancton. Nel canyon di Amendolara sono stati contati e identificati 1650 animali suprabentonici, con prevalenza anfipodi (es. Rhachotropis spp.), e 2770 animali zooplanctonici, con prevalenza di copepodi calanoidi (es. Calanus helgolandicus, Euchaeta spp., ecc.). Nel canyon di Squillace sono stati contati e identificati 910 animali suprabentonici, con prevalenza di anfipodi, e 1978 animali zooplanctonici, con prevalenza di copepodi calanoidi. Le abbondanze e la biodiversità del suprabenthos hanno mostrato un generale aumento procedendo verso le batimetrie maggiori dei canyon, mentre lo zooplancton ha mostrato un trend apposto, riducendo i valori di abbondanza e biodiversità scendendo verso le maggiori profondità. La biodiversità sia di suprabenthos che di zooplancton ha mostrato essere leggermente maggiore in Amendolara rispetto a Squillace. Tuttavia, il test PERMANOVA ha rivelato che tali differenza sono statisticamente non significative. Lo studio sul funzionamento delle reti trofiche ha mostrato, nel caso del surpabenthos, una grande quantità di detritivori, maggiormente condizionati dall’apporto di sostanza organica di origine terrestre. Lo zooplancton, invece, ha mostrato una netta prevalenza di carnivori, maggiormente concentrati nelle minori profondità dei canyon; dove stono stati registrati dai dati satellitari, valori più alti di clorofilla a. Le comunità suprabentoniche, appartenenti al Benthic Boundary Layer, sono più condizionate dalla attività del canyon rispetto allo zooplancton, il quale, poiché parte del Deep Scattering Layer, è maggiormente condizionato dalle dinamiche dai flussi verticali della sostanza organica dalla superficie.

COMUNITA' SUPRABENTONICHE E ZOOPLANCTONICHE PROFONDE DI DUE CANYON SOTTOMARINI DEL SUD ITALIA

SOZIO, JULIAN
2018/2019

Abstract

The aim of this study was the biodiversity determination of the deep-sea suprabenthic and zooplanktonic communities of two sub-marine canyons of southern Italy (Ionian Sea): The Amendolara canyon and the Squillace canyon. The suprabenthos was sampled with a Macer-Giroq sledge (with a 0.5 mm net), and zooplankton with a Nansen net (0.2 mm). Suprabenthic samples were collected at approx. 400, 600 and 1500 m, while the zooplanktonic samples were collected near these bathymetries, but in the Deep Scattering Layer, at approx. 500 m. The sampled animals were identified at the lowest taxonomic level as possible, and a stable isotope analysis of carbon and nitrogen was carried out on the most abundant species, in order to study the deep-sea food web functioning, both for suprabenthos and zooplankton. At Amendolara canyon, a total of 1650 animals were counted and identified, mostly amphipods (i.e. Rhachotropis spp.), and 2770 zooplanktonic animals, with a prevalence of calanoid copepods (i.e. Calanus helgolandicus, Euchaeta spp., etc.). At Squillace, a total of 910 suprabenthic animals were counted and identified, with a prevalence of amphipods, and 1978 zooplanktonic animals, mainly composed by copepods. The suprabenthic abundances and biodiversity showed a general decrease moving towards the deepest bathymetries of the canyons, while the zooplankton showed an opposite trend, reducing their abundances and biodiversity moving towards the deepest sites. The Amendolara canyon showed a higher biodiversity compared to the Squillace one. However, the PERMANOVA test showed that these differences were statistically not significant. The food-web fuctioning study revealed a large number of detritivores, in the case of suprabenthos, due to the canyon contribution in the transportation of the organic matter from the land. The zooplanktonic communities showed a clear prevalence of carnivorous animals, more abundant in the lowest depths, where a higher chlorophyll a concentration at surface was recorded by satellite data. The suprabenthic communities, being part of Benthic Boundary Layer, are more affected by the action of the canyon, while the zooplanktonic, being part of Deep Scattering Layer, are more affected by the vertical fluxes of organic matter from the surface.
2018
2020-02-25
DEEP-SEA SUPRABENTHIC AND ZOOPLANKTONIC COMMUNITIES OF TWO SUB-MARINE CANYONS OF SOUTHERN ITALY
Questo studio si è prefisso come obiettivo lo studio della biodiversità delle comunità suprabentoniche e zooplanctoniche profonde di due canyon sottomarini del sud Italia (mar Ionio): il canyon di Amendolara e il canyon di Squillace. Il suprabenthos è stato campionato con una slitta Macer-Giroq (rete con maglia da 0,5 mm), mentre lo zooplancton è stato campionato con retino di tipo Nansen (rete con maglia da 0,2 mm). I campioni di suprabenthos sono stati ottenuti da profondità di circa 400, 600 e 1500 m, mentre lo zooplancton è stato campionato nel Deep Scattering layer, intorno a 500 m, in prossimità delle profondità in cui è stato campionato il suprabenthos. Gli animali campionati sono stati identificati al livello tassonomico più basso possibile, e sulle specie più abbondanti si è proceduto con l’analisi degli isotopi stabili del carbonio e dell’azoto, al fine di studiare il funzionamento delle reti trofiche profonde di suprabenthos e zooplancton. Nel canyon di Amendolara sono stati contati e identificati 1650 animali suprabentonici, con prevalenza anfipodi (es. Rhachotropis spp.), e 2770 animali zooplanctonici, con prevalenza di copepodi calanoidi (es. Calanus helgolandicus, Euchaeta spp., ecc.). Nel canyon di Squillace sono stati contati e identificati 910 animali suprabentonici, con prevalenza di anfipodi, e 1978 animali zooplanctonici, con prevalenza di copepodi calanoidi. Le abbondanze e la biodiversità del suprabenthos hanno mostrato un generale aumento procedendo verso le batimetrie maggiori dei canyon, mentre lo zooplancton ha mostrato un trend apposto, riducendo i valori di abbondanza e biodiversità scendendo verso le maggiori profondità. La biodiversità sia di suprabenthos che di zooplancton ha mostrato essere leggermente maggiore in Amendolara rispetto a Squillace. Tuttavia, il test PERMANOVA ha rivelato che tali differenza sono statisticamente non significative. Lo studio sul funzionamento delle reti trofiche ha mostrato, nel caso del surpabenthos, una grande quantità di detritivori, maggiormente condizionati dall’apporto di sostanza organica di origine terrestre. Lo zooplancton, invece, ha mostrato una netta prevalenza di carnivori, maggiormente concentrati nelle minori profondità dei canyon; dove stono stati registrati dai dati satellitari, valori più alti di clorofilla a. Le comunità suprabentoniche, appartenenti al Benthic Boundary Layer, sono più condizionate dalla attività del canyon rispetto allo zooplancton, il quale, poiché parte del Deep Scattering Layer, è maggiormente condizionato dalle dinamiche dai flussi verticali della sostanza organica dalla superficie.
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