Negli ultimi anni, a livello globale, c’è stato un aumento degli investimenti e degli studi fatti sulla sismicità, che hanno portato all’evoluzione delle singole stazioni sismiche ed alla creazione di vere e proprie reti che possono coprire intere nazioni, in funzione h24, e quindi sempre attive e pronte nel segnalare eventuali attività sismiche pericolose. Inoltre, sono stati fatti anche importanti sviluppi nelle tecnologie dell’Earthquake Early Warning (EEW), ossia sistemi che permettono una rapida rilevazione del sisma e un conseguente avviso d’allerta, ancora prima dell’arrivo delle onde più distruttive. Nonostante questi sistemi d’allerta siano molto diffusi in tutto mondo, ancora molte zone ad alto rischio sismico sono scoperte per via degli elevati costi annuali di studio e manutenzione delle strutture e degli strumenti utilizzati. Per questo motivo, come verrà trattato anche in questo estratto, sono stati portati avanti nuovi studi per cercare di ridurre i costi mantenendo comunque un elevato grado di affidabilità. Ad esempio, cercare di lavorare con accelerometri MEMS meno costosi e sviluppare tecniche in grado di ottenere un numero più elevato di informazioni dal processo in esame. Per poter ottenere risultati affidabili sono state effettuate analisi sistematiche del rumore ambientale (es. stazione di Gualdo provincia di Macerata) e sono state messi a confronto diverse tipologie di sensori. In questa tesi si è cercato di capire se fosse possibile estrapolare informazioni utili da tracce di rumore sismico acquisite dagli accelerometri (di diversa fattura) piuttosto che dai velocimetri, per poter determinare quali sono i limiti di tali sensori. In particolare, la frequenza naturale del sito è un parametro utile ed estrapolabile a partire dall’elaborazione di tracce di rumore sismico. La conoscenza della frequenza naturale del suolo, unita alle informazioni sul periodo predominante di una struttura, possono dare un'idea affidabile dei potenziali danni che possiamo aspettarci in quel sito in caso di terremoto. Questo è di fondamentale importanza per ridurre gli effetti che i terremoti hanno sulle strutture pubbliche e civili.
Analisi del rumore nelle reti sismiche di monitoraggio
RUPOLI, ENRICO
2018/2019
Abstract
Negli ultimi anni, a livello globale, c’è stato un aumento degli investimenti e degli studi fatti sulla sismicità, che hanno portato all’evoluzione delle singole stazioni sismiche ed alla creazione di vere e proprie reti che possono coprire intere nazioni, in funzione h24, e quindi sempre attive e pronte nel segnalare eventuali attività sismiche pericolose. Inoltre, sono stati fatti anche importanti sviluppi nelle tecnologie dell’Earthquake Early Warning (EEW), ossia sistemi che permettono una rapida rilevazione del sisma e un conseguente avviso d’allerta, ancora prima dell’arrivo delle onde più distruttive. Nonostante questi sistemi d’allerta siano molto diffusi in tutto mondo, ancora molte zone ad alto rischio sismico sono scoperte per via degli elevati costi annuali di studio e manutenzione delle strutture e degli strumenti utilizzati. Per questo motivo, come verrà trattato anche in questo estratto, sono stati portati avanti nuovi studi per cercare di ridurre i costi mantenendo comunque un elevato grado di affidabilità. Ad esempio, cercare di lavorare con accelerometri MEMS meno costosi e sviluppare tecniche in grado di ottenere un numero più elevato di informazioni dal processo in esame. Per poter ottenere risultati affidabili sono state effettuate analisi sistematiche del rumore ambientale (es. stazione di Gualdo provincia di Macerata) e sono state messi a confronto diverse tipologie di sensori. In questa tesi si è cercato di capire se fosse possibile estrapolare informazioni utili da tracce di rumore sismico acquisite dagli accelerometri (di diversa fattura) piuttosto che dai velocimetri, per poter determinare quali sono i limiti di tali sensori. In particolare, la frequenza naturale del sito è un parametro utile ed estrapolabile a partire dall’elaborazione di tracce di rumore sismico. La conoscenza della frequenza naturale del suolo, unita alle informazioni sul periodo predominante di una struttura, possono dare un'idea affidabile dei potenziali danni che possiamo aspettarci in quel sito in caso di terremoto. Questo è di fondamentale importanza per ridurre gli effetti che i terremoti hanno sulle strutture pubbliche e civili.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/6956