The objective of the work is to show the evolution of the European Central Bank’s strategy (ECB), following the economic crisis that occurred a few years after the establishment of the ECB, and involved the adoption of non-conventional monetary policy instruments in order to pursue the primary mandate that the EU Treaty has entrusted to the central bank (the price stability). The first section shows the constituent phase and the first steps of the ECB, characterised by the adoption of conventional instruments. In the second section are explained the measures taken to face the 2007 crisis, during which the conventional instruments showed their limits. To guarantee the price stability were needed monetary policy instruments that were able to counter the risk of deflation in an environment of near-zero interest rates. This has led to a thorough review of the ECB’s strategy, that had to adopt expansionary policies with the blunt weapon of reducing interest rates. The ECB has continued to adopt non-concentional measures even during the current crisis (determined by Covid-19 pandemic), subject of the third section. The work concludes with the illustration of the latest revision of the ECB’s strategy’s main results, highlighting how the Governing Council has fully confirmed the adoption of unconventional instruments to ensure price stability, during recent economic crises characterised by low inflation. The chronicles of the end of 2021 demonstrate that the expansionary policies are producing their effetcs: some eurozone countries are recovering better than expected. However, at the same time there is an increase in inflation which is currently estimated at around 3% on an annual basis in the eurozone, the ECB considers that these are transitional peaks. Certainly, if the upward inflationary trend were to be consolidated, this could lead to a rethinking of the current expansionary monetary policy, reducing the use of non-conventional instruments.

Lo scopo del lavoro è illustrare l’evoluzione della strategia della Banca Centrale Europea (BCE) a seguito delle crisi economiche che si sono verificate già pochi anni dopo la costituzione della BCE e che hanno comportato l’adozione di strumenti di politica monetaria non convenzionali al fine di perseguire il mandato primario che il trattato UE ha affidato alla Banca centrale, ovvero la stabilità dei prezzi. Il primo capitolo illustra la fase costituente e i primi passi della BCE caratterizzati dall’adozione di strumenti convenzionali. Nel secondo capitolo si illustrano le misure adottate per affrontare la crisi del 2007, nel corso della quale gli strumenti convenzionali hanno mostrato tutti i loro limiti. Per assicurare la stabilità dei prezzi occorrevano strumenti di politica monetaria in grado di contrastare il rischio deflazione in un contesto caratterizzato da tassi di interesse prossimi allo zero. Questo ha portato ad una profonda revisione della strategia della BCE, che si è trovata ad adottare politiche espansive con l’arma spuntata della riduzione dei tassi di interesse. La BCE ha continuato ad adottare misure non convenzionali anche durante la crisi in corso determinata dalla pandemia da COVID-19, oggetto del terzo capitolo. Il lavoro si chiude con l’illustrazione dei principali risultati della recentissima revisione della strategia della BCE, evidenziando come il Consiglio Direttivo ha pienamente confermato l’adozione di strumenti non convenzionali per assicurare la stabilità dei prezzi durante le recenti crisi economiche caratterizzate dalla bassa inflazione. Le cronache di fine 2021 dimostrano che le politiche espansive stanno producendo i loro effetti: alcuni paesi dell’eurozona stanno recuperando meglio del previsto. Tuttavia si sta osservando nel contempo un aumento dell’inflazione che attualmente su base annua è stimata intorno al 3% nell’eurozona, la BCE ritiene che si tratti di picchi transitori. Certamente se la tendenza al rialzo inflazionistico si dovesse consolidare, questo potrebbe comportare un ripensamento dell’attuale politica monetaria espansiva, attenuando il ricorso agli strumenti non convenzionali.

L’EVOLUZIONE DELLA STRATEGIA DI POLITICA MONETARIA DELLA BCE A SEGUITO DELLE CRISI ECONOMICHE

GIORDANI, ALESSIA
2020/2021

Abstract

The objective of the work is to show the evolution of the European Central Bank’s strategy (ECB), following the economic crisis that occurred a few years after the establishment of the ECB, and involved the adoption of non-conventional monetary policy instruments in order to pursue the primary mandate that the EU Treaty has entrusted to the central bank (the price stability). The first section shows the constituent phase and the first steps of the ECB, characterised by the adoption of conventional instruments. In the second section are explained the measures taken to face the 2007 crisis, during which the conventional instruments showed their limits. To guarantee the price stability were needed monetary policy instruments that were able to counter the risk of deflation in an environment of near-zero interest rates. This has led to a thorough review of the ECB’s strategy, that had to adopt expansionary policies with the blunt weapon of reducing interest rates. The ECB has continued to adopt non-concentional measures even during the current crisis (determined by Covid-19 pandemic), subject of the third section. The work concludes with the illustration of the latest revision of the ECB’s strategy’s main results, highlighting how the Governing Council has fully confirmed the adoption of unconventional instruments to ensure price stability, during recent economic crises characterised by low inflation. The chronicles of the end of 2021 demonstrate that the expansionary policies are producing their effetcs: some eurozone countries are recovering better than expected. However, at the same time there is an increase in inflation which is currently estimated at around 3% on an annual basis in the eurozone, the ECB considers that these are transitional peaks. Certainly, if the upward inflationary trend were to be consolidated, this could lead to a rethinking of the current expansionary monetary policy, reducing the use of non-conventional instruments.
2020
2021-12-17
THE EVOLUTION OF THE ECB'S MONETARY POLICY STRATEGY FOLLOWING THE ECONOMIC CRISES
Lo scopo del lavoro è illustrare l’evoluzione della strategia della Banca Centrale Europea (BCE) a seguito delle crisi economiche che si sono verificate già pochi anni dopo la costituzione della BCE e che hanno comportato l’adozione di strumenti di politica monetaria non convenzionali al fine di perseguire il mandato primario che il trattato UE ha affidato alla Banca centrale, ovvero la stabilità dei prezzi. Il primo capitolo illustra la fase costituente e i primi passi della BCE caratterizzati dall’adozione di strumenti convenzionali. Nel secondo capitolo si illustrano le misure adottate per affrontare la crisi del 2007, nel corso della quale gli strumenti convenzionali hanno mostrato tutti i loro limiti. Per assicurare la stabilità dei prezzi occorrevano strumenti di politica monetaria in grado di contrastare il rischio deflazione in un contesto caratterizzato da tassi di interesse prossimi allo zero. Questo ha portato ad una profonda revisione della strategia della BCE, che si è trovata ad adottare politiche espansive con l’arma spuntata della riduzione dei tassi di interesse. La BCE ha continuato ad adottare misure non convenzionali anche durante la crisi in corso determinata dalla pandemia da COVID-19, oggetto del terzo capitolo. Il lavoro si chiude con l’illustrazione dei principali risultati della recentissima revisione della strategia della BCE, evidenziando come il Consiglio Direttivo ha pienamente confermato l’adozione di strumenti non convenzionali per assicurare la stabilità dei prezzi durante le recenti crisi economiche caratterizzate dalla bassa inflazione. Le cronache di fine 2021 dimostrano che le politiche espansive stanno producendo i loro effetti: alcuni paesi dell’eurozona stanno recuperando meglio del previsto. Tuttavia si sta osservando nel contempo un aumento dell’inflazione che attualmente su base annua è stimata intorno al 3% nell’eurozona, la BCE ritiene che si tratti di picchi transitori. Certamente se la tendenza al rialzo inflazionistico si dovesse consolidare, questo potrebbe comportare un ripensamento dell’attuale politica monetaria espansiva, attenuando il ricorso agli strumenti non convenzionali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12075/7607