Nel particolare contesto in cui ci si è venuti a trovare in questo anno segnato da una, in un certo senso, rivoluzione, di carattere non solo sanitario, ma anche sociale e di forte impatto economico, la tesi si propone di analizzare la situazione in materia giuslavoristica all’interno del framework pandemico, in particolare quella concernente la tutela dei lavoratori in un momento di grave emergenza sanitaria come quello vissuto. In prima battuta l’elaborato si propone di definire un quadro generale per quanto riguarda la tutela della salute nell’ordinamento giuridico italiano: partendo da un’analisi di quella che è stata l’evoluzione storica della tutela del diritto alla salute, si arriverà a discutere l’affermazione di esso con l’art. 32 della Carta Costituzionale, per poi soffermarci sulla specifica disciplina in materia sanitaria. Verranno quindi trattati la legge 883 del 23/12/1978, con cui viene istituito il Sistema Sanitario Nazionale, e il D. Lgs. 502/1992, inerente al riordino della disciplina in materia sanitaria, con cui si interviene principalmente in merito all’aziendalizzazione degli ospedali, all’orientamento al “mercato” e alla creazione dei dipartimenti e la distribuzione di responsabilità alle regioni. Chiaramente la disciplina italiana mira a tutelare il diritto alla salute anche nel contesto lavorativo, ponendo in capo ai vari soggetti coinvolti diritti e doveri: perciò si analizzerà il D. Lgs. 81/2008, importante documento con cui vengono disposte le misure necessarie a tutelare la salute e la sicurezza di “lavoratori e utenti” nei contesti lavorativi privati e pubblici, analizzando i potenziali rischi a cui essi vengono sottoposti. Si passerà poi quindi all’effettiva analisi del contesto pandemico: dopo una breve introduzione di carattere generale, volta alla contestualizzazione degli interventi in materia lavoristica che il Governo si è trovato a dover attuare in risposta alla situazione emergenziale, si procederà ad un’analisi del come gli effetti dell’infezione da SaRS-CoV-2 si siano inevitabilmente proiettati sui contesti lavorativi, ridefinendo necessità e bisogni e mettendo in primo piano l’esigenza di fronteggiare rischi nuovi e non calcolati. A tal riguardo, non si può non focalizzarsi sulla categoria che è stata sin dall’inizio la più esposta al rischio di contagio, ovvero il personale sanitario: nel momento in cui una moltitudine di categorie produttive arrestava il proprio operato per capire quale fosse la via migliore da intraprendere al fine di salvaguardare la salute dei dipendenti, questa categoria di lavoratori si trovava ad affrontare una sfida a cui non era in alcun modo preparata, né in termini di dinamiche operative da adottare né tantomeno in termini di equipaggiamento di dispositivi di protezione (si pensi alla scarsità di mascherine facciali a marzo 2020). L’infezione da SARS-CoV-2 ha messo in difficoltà non solo l’Italia: per questo è interessante analizzare il contesto internazionale. In particolare ci si soffermerà sugli interventi adottati dal Governo spagnolo, per poi dare uno sguardo agli altri paesi europei e oltreoceano. Si concluderà, infine, con delle riflessioni per quanto riguarda il post pandemia, focalizzando l’attenzione sul Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023 e su come quest’ultimo si collochi nel contesto giuslavoristico. La tesi, in generale, si propone di capire ed analizzare come il contesto pandemico abbia influito sulla disciplina in materia lavoristica, andando ad analizzare e a discutere in maniera critica interventi e misure indispensabili attuate nella situazione emergenziale vissuta.
La tutela del lavoro nel contesto pandemico
DELLABELLA, SILVIA
2020/2021
Abstract
Nel particolare contesto in cui ci si è venuti a trovare in questo anno segnato da una, in un certo senso, rivoluzione, di carattere non solo sanitario, ma anche sociale e di forte impatto economico, la tesi si propone di analizzare la situazione in materia giuslavoristica all’interno del framework pandemico, in particolare quella concernente la tutela dei lavoratori in un momento di grave emergenza sanitaria come quello vissuto. In prima battuta l’elaborato si propone di definire un quadro generale per quanto riguarda la tutela della salute nell’ordinamento giuridico italiano: partendo da un’analisi di quella che è stata l’evoluzione storica della tutela del diritto alla salute, si arriverà a discutere l’affermazione di esso con l’art. 32 della Carta Costituzionale, per poi soffermarci sulla specifica disciplina in materia sanitaria. Verranno quindi trattati la legge 883 del 23/12/1978, con cui viene istituito il Sistema Sanitario Nazionale, e il D. Lgs. 502/1992, inerente al riordino della disciplina in materia sanitaria, con cui si interviene principalmente in merito all’aziendalizzazione degli ospedali, all’orientamento al “mercato” e alla creazione dei dipartimenti e la distribuzione di responsabilità alle regioni. Chiaramente la disciplina italiana mira a tutelare il diritto alla salute anche nel contesto lavorativo, ponendo in capo ai vari soggetti coinvolti diritti e doveri: perciò si analizzerà il D. Lgs. 81/2008, importante documento con cui vengono disposte le misure necessarie a tutelare la salute e la sicurezza di “lavoratori e utenti” nei contesti lavorativi privati e pubblici, analizzando i potenziali rischi a cui essi vengono sottoposti. Si passerà poi quindi all’effettiva analisi del contesto pandemico: dopo una breve introduzione di carattere generale, volta alla contestualizzazione degli interventi in materia lavoristica che il Governo si è trovato a dover attuare in risposta alla situazione emergenziale, si procederà ad un’analisi del come gli effetti dell’infezione da SaRS-CoV-2 si siano inevitabilmente proiettati sui contesti lavorativi, ridefinendo necessità e bisogni e mettendo in primo piano l’esigenza di fronteggiare rischi nuovi e non calcolati. A tal riguardo, non si può non focalizzarsi sulla categoria che è stata sin dall’inizio la più esposta al rischio di contagio, ovvero il personale sanitario: nel momento in cui una moltitudine di categorie produttive arrestava il proprio operato per capire quale fosse la via migliore da intraprendere al fine di salvaguardare la salute dei dipendenti, questa categoria di lavoratori si trovava ad affrontare una sfida a cui non era in alcun modo preparata, né in termini di dinamiche operative da adottare né tantomeno in termini di equipaggiamento di dispositivi di protezione (si pensi alla scarsità di mascherine facciali a marzo 2020). L’infezione da SARS-CoV-2 ha messo in difficoltà non solo l’Italia: per questo è interessante analizzare il contesto internazionale. In particolare ci si soffermerà sugli interventi adottati dal Governo spagnolo, per poi dare uno sguardo agli altri paesi europei e oltreoceano. Si concluderà, infine, con delle riflessioni per quanto riguarda il post pandemia, focalizzando l’attenzione sul Piano strategico-operativo nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023 e su come quest’ultimo si collochi nel contesto giuslavoristico. La tesi, in generale, si propone di capire ed analizzare come il contesto pandemico abbia influito sulla disciplina in materia lavoristica, andando ad analizzare e a discutere in maniera critica interventi e misure indispensabili attuate nella situazione emergenziale vissuta.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12075/1657